10:41-29/06/25
Il caso di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, trovate morte il 7 giugno 2025 nel parco di Villa Pamphili a Roma, si configura come un drammatico esempio di relazione coercitiva e isolamento sociale sistematico, con risvolti investigativi e psicologici estremamente complessi.
Secondo le dichiarazioni della madre di Anastasia, rese pubbliche attraverso la trasmissione Chi l’ha visto?, la giovane donna era stata progressivamente allontanata da ogni contatto sociale e familiare da parte del compagno, noto con l’alias Rexal Ford, il cui vero nome sarebbe Francis Kaufmann, cittadino statunitense di 46 anni.
L’uomo, arrestato il 13 giugno sull’isola greca di Skiathos, è attualmente detenuto in attesa di estradizione. Le autorità italiane lo accusano di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
Il comportamento attribuito a Kaufmann/Ford rientra nei parametri del controllo coercitivo, una forma di abuso psicologico riconosciuta anche in ambito giuridico.
Il caso di Anastasia e Andromeda rappresenta un drammatico intreccio tra violenza domestica, identità fittizie, e vulnerabilità migratoria. La ricostruzione dei fatti è ancora in corso, ma le testimonianze familiari e i riscontri investigativi delineano un quadro di abuso sistemico e premeditazione.
Il caso di Francis Kaufmann, sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphili, si tinge sempre più di mistero, con una rete intricata di identità false, movimenti internazionali e fonti di denaro poco chiare.
Kaufmann, cittadino statunitense di 46 anni, ha utilizzato almeno tre identità: il suo vero nome, l’alias Rexal Ford (con cui viaggiava con passaporto americano) e un’identità italiana, Matteo Capozzi, usata per affittare barche e cercare casa a Roma. Questo alias è stato impiegato già a marzo 2025, quando da Malta cercava un passaggio via mare verso la Sicilia.
Nonostante vivesse da clochard, era in possesso di tre carte di credito e riceveva 5.000–6.000 euro al mese dai genitori, residenti in California. Secondo un cameraman inglese che lo ha conosciuto, si trattava di una sorta di “paghetta” per tenerlo lontano da casa. Con questi fondi, frequentava ristoranti e negozi, mantenendo un’apparenza di normalità.
Gli inquirenti stanno cercando l’appartamento in cui Kaufmann avrebbe vissuto con la donna e la bambina nei quartieri di Monteverde o Gregorio VII, ipotizzando che non dormissero in strada. A inizio aprile aveva contattato un’agenzia immobiliare per affittare un alloggio.
Kaufmann ha vissuto in Russia, Nuova Zelanda, Islanda, Malta e forse anche in Inghilterra. A Malta aveva fondato una fittizia casa di produzione cinematografica, la Tintagel Films, e conosciuto la donna che chiamava Stella, con cui avrebbe avuto una figlia, Andromeda. Tuttavia, non esistono certificati di nascita né di matrimonio nei registri maltesi.
Testimoni a Malta lo descrivono come taciturno, instabile, alcolizzato, sempre con una valigetta e un cappello da baseball. Alcuni lo ricordano mentre mangiava pesce con le lische o parlava di progetti cinematografici mai realizzati.
I misteri attorno a Kaufmann non si limitano al crimine: riguardano la sua identità, le sue risorse economiche, i suoi spostamenti e le sue relazioni. Un uomo che ha vissuto ai margini, ma con mezzi e coperture che sollevano interrogativi inquietanti.Se vuoi, posso aiutarti a creare una mappa investigativa o una cronologia visuale dei suoi movimenti. Ti interessa? 🧭📌🗂️
Le indagini sul duplice omicidio avvenuto a Villa Doria Pamphili nel giugno 2025 stanno rivelando un quadro sempre più complesso e inquietante. Ecco un approfondimento dettagliato e aggiornato sulla vicenda, basato sulle fonti investigative e giornalistiche più autorevoli.
Le due vittime sono una donna tra i 30 e i 40 anni e la sua bambina di circa sei mesi. I corpi sono stati ritrovati il 7 giugno 2025 in due punti distinti del parco: la madre era avvolta in un sacco nero, la bambina nuda tra la vegetazione, a circa 200 metri di distanza. Il test del DNA ha confermato il legame di parentela.Nonostante l’aspetto curato della donna (smalto, gambe depilate, tatuaggi distintivi), non è ancora stata identificata formalmente. Le sue impronte e il profilo genetico sono stati inviati a banche dati internazionali tramite Interpol.
Il principale indagato è Francis Kaufmann, 46 anni, cittadino statunitense con numerosi alias (tra cui Rexal Ford e Matteo Capozzi) e precedenti per violenza domestica negli USA. È stato arrestato l’11 giugno 2025 sull’isola greca di Skiathos, grazie al tracciamento del suo cellulare e a una segnalazione partita dal programma Chi l’ha visto?.Secondo il GIP, Kaufmann avrebbe assistito alla morte della compagna senza intervenire, per poi strangolare la bambina e occultare entrambi i corpi. È accusato di duplice omicidio aggravato e depistaggio.
Kaufmann ha vissuto in Malta, Russia, Nuova Zelanda e Islanda, dove si presentava come produttore cinematografico. In Italia era arrivato via mare su un catamarano, e aveva tentato di affittare un appartamento a Roma. Riceveva 5-6 mila euro al mese dai genitori, nonostante vivesse da clochard.
Il duplice omicidio avvenuto a Villa Doria Pamphili nel giugno 2025 è uno dei casi più sconvolgenti degli ultimi anni, non solo per la brutalità dei fatti ma anche per le omissioni che, secondo molti, avrebbero potuto evitarlo. Ecco una ricostruzione dettagliata e professionale dell’intera vicenda.
Le vittime sono una donna di circa 30 anni e la sua bambina di sei mesi, entrambe di origine straniera, probabilmente americane o dell’Est Europa. Vivevano in condizioni precarie, accampate in una tenda tra gli alberi di Villa Pamphili, uno dei parchi più eleganti e frequentati di Roma. La loro presenza era nota ad alcuni frequentatori abituali e operatori sociali, ma non erano mai state prese in carico formalmente dai servizi.
Il principale indiziato è Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, cittadino americano di 46 anni. Arrestato l’11 giugno 2025 sull’isola greca di Skiathos, è accusato di duplice omicidio aggravato. Secondo l’ordinanza del GIP di Roma, Kaufmann ha precedenti penali negli Stati Uniti per violenza domestica e aggressioni, incluso un episodio con arma letale.Aveva vissuto in diversi Paesi — tra cui Malta, Russia, Nuova Zelanda — e in Italia si presentava come produttore cinematografico. Usava almeno due identità false e disponeva di carte di credito ricaricate regolarmente dai genitori, nonostante vivesse da clochard.
Il 7 giugno 2025, i corpi della donna e della bambina vengono trovati a poca distanza l’uno dall’altro, nascosti tra le sterpaglie del parco. La madre era già morta da giorni, mentre la bambina sarebbe stata strangolata poche ore prima del ritrovamento. L’autopsia ha confermato la morte per soffocamento.Secondo le indagini, la donna sarebbe stata uccisa per prima, forse in seguito a una lite. La bambina è rimasta con l’uomo per giorni, fino al tragico epilogo.
Il fatto più inquietante è che l’allarme era stato lanciato ben 18 giorni prima. Due turiste americane avevano visto l’uomo picchiare la donna con la bambina in braccio nel centro di Roma e avevano chiamato il 112. La polizia intervenne, ma non trattenne l’uomo né verificò le condizioni della donna. Altri episodi di violenza erano stati segnalati nei giorni successivi, ma nessun provvedimento fu preso.
Questo caso ha messo in luce le falle del sistema di protezione sociale e della sicurezza urbana. Villa Pamphili, simbolo della Roma istituzionale, ospita da anni accampamenti informali di senzatetto, spesso ignorati dalle autorità. La tragedia ha riacceso il dibattito su:
La storia di Villa Doria Pamphili inizia il 23 ottobre 1630, quando Panfilo Pamphilj, membro di una nobile famiglia romana, acquistò un appezzamento agricolo fuori dalle mura gianicolensi, noto come Villa Vecchia. Con l’ascesa al soglio pontificio di Giovanni Battista Pamphilj (Papa Innocenzo X, 1644–1655), la tenuta fu trasformata in una sontuosa residenza suburbana.Tra il 1644 e il 1652, furono avviati i lavori per la Villa Nuova, affidati allo scultore Alessandro Algardi e al pittore Giovanni Francesco Grimaldi, con la consulenza del botanico Tobia Aldini per i giardini. Il cuore architettonico del complesso è il Casino del Bel Respiro, oggi sede di rappresentanza del Governo italiano.
Nel 1849, durante l’Assedio di Roma, la villa fu teatro di uno degli scontri più cruenti tra le truppe francesi e i garibaldini. Il 2 giugno, i francesi occuparono Villa Corsini, e il giorno successivo i patrioti italiani tentarono invano di riconquistarla. In questi scontri perse la vita Goffredo Mameli, autore dell’inno nazionale.Nel 1856, la villa fu unificata con la confinante Villa Corsini e trasformata in una moderna azienda agricola dal Principe Filippo Andrea V Doria Pamphilj. Alla fine dell’Ottocento, furono introdotti percorsi curvilinei per valorizzare il paesaggio, anticipando l’estetica del giardino romantico.
I primi espropri da parte del Comune di Roma iniziarono nel 1939. Il nucleo originario fu acquistato dallo Stato nel 1957 e, dopo ulteriori acquisizioni, il parco fu aperto al pubblico nel 1972. Oggi, con i suoi 184 ettari, è il parco pubblico più grande di Roma, superando persino Villa Borghese.Il Casino del Bel Respiro è utilizzato come sede di rappresentanza ufficiale del Governo italiano. Qui si sono svolti incontri internazionali, come gli Stati Generali dell’Economia nel 2020, e ricevimenti con capi di Stato e monarchi, tra cui Re Carlo III e Rania di Giordania.
Villa Pamphili è suddivisa in tre aree principali:
Il parco ospita anche un acquedotto storico, un lago con isola ellittica, e numerose specie arboree autoctone e ornamentali.
Nel giugno 2025, Villa Pamphili è balzata agli onori della cronaca per un tragico evento: il ritrovamento dei corpi di una donna americana e della sua bambina in una zona appartata del parco. Vivevano in una tenda, in condizioni di estrema precarietà. Il compagno della donna, Rexal Ford, è stato arrestato in Grecia con l’accusa di duplice omicidio aggravato.Le indagini hanno rivelato che la coppia aveva vissuto in diversi Paesi (tra cui Malta, Russia e Nuova Zelanda), passando da una vita agiata alla marginalità. La donna sarebbe morta per cause ancora da accertare, mentre la bambina è stata strangolata alcuni giorni dopo. Il caso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nei parchi pubblici e sulla tutela delle persone senza fissa dimora.