🟥 Duplice omicidio nel Pistoiese: Vasile Frumuzache resta in carcere, la procura verso la chiusura delle indagini
19:29-17/07/25 MONSUMMANO TERME (PT) Il 32enne Vasile Frumuzache, cittadino romeno e guardia giurata, rimane detenuto nel carcere della Dogaia a Prato dopo aver confessato gli omicidi di Denisa Maria Adas Paun e Ana Maria Andrei, entrambe connazionali scomparse tra il 2024 e il 2025. La procura di Pistoia, in coordinamento con quella di Prato, si avvia ora alla conclusione delle indagini preliminari, mentre emergono nuovi dettagli inquietanti.
📍 Il caso Frumuzache ha scosso profondamente la Toscana, sollevando interrogativi sulla violenza contro le donne e sulla gestione dei soggetti potenzialmente pericolosi. La chiusura delle indagini potrebbe aprire la strada a un processo di grande impatto mediatico.
14:15-12/06/25 Durante i sopralluoghi nei terreni attorno alla casa e al casolare frequentati da Vasile Frumuzache, a Monsummano Terme e Montecatini Terme (Pistoia), gli investigatori hanno rinvenuto una ciocca di capelli, un paio di slip nascosti sottoterra e una vertebra umana.Questi reperti sono stati scoperti nel contesto delle indagini sugli omicidi di Maria Denisa Adas Paun e Ana Maria Andrei, due donne romene di 30 e 27 anni, per i quali Frumuzache ha già confessato. Tuttavia, la presenza di ulteriori resti ha aperto l’ipotesi che possano esserci altre vittime non ancora identificate.Le ricerche sono state condotte con l’ausilio di unità cinofile e vigili del fuoco, e si sono concentrate in particolare nel bosco delle Panteraie e nel giardino dell’abitazione del sospettato. Oltre ai resti umani, sono stati sequestrati anche quattro telefoni cellulari e lame bruciate, elementi che potrebbero rivelarsi cruciali per ricostruire la dinamica dei crimini.
La confessione di Vasile Frumuzache, la guardia giurata romena di 32 anni, accusata dell’omicidio di Maria Denisa Adas, presenta diversi punti oscuri che non convincono gli inquirenti.
PRATO – 22 Maggio 09:30 Nuovi sviluppi nell'inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Maria Denisa Adas, la giovane trentenne di origine romena svanita nel nulla tra il 15 e il 16 maggio. La madre della ragazza, residente a Roma, è stata iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di false informazioni rese al pubblico ministero.La Procura di Prato ha disposto una perquisizione e il sequestro di documenti presso l'abitazione della donna, con l'obiettivo di verificare eventuali elementi utili a chiarire il quadro investigativo. L'operazione è stata condotta dai Carabinieri e ha alimentato nuovi interrogativi sulla reale dinamica della vicenda.
In un primo momento, gli inquirenti avevano preso in considerazione la pista dell'omicidio, ma ora prende sempre più corpo l'ipotesi di un rapimento a scopo di sfruttamento sessuale. Secondo alcune testimonianze e analisi degli investigatori, Denisa potrebbe essere stata sequestrata da un gruppo di connazionali romeni legati a un'organizzazione criminale.Emergerebbe inoltre il possibile coinvolgimento di un professionista italiano, identificato come un avvocato, che avrebbe avuto contatti con la madre della giovane. Quest'ultima, secondo fonti vicine alle indagini, sarebbe stata rassicurata sulla possibilità che la figlia sia ancora viva.
Maria Denisa Adas, residente a Roma, si trovava a Prato per motivi di lavoro. Aveva prenotato una stanza in un residence di via Ferrucci, dove sarebbe stata vista l'ultima volta. La madre, preoccupata per la sua assenza, ha denunciato la scomparsa della figlia, inizialmente ipotizzando un rapimento.Tuttavia, nel corso degli interrogatori, le dichiarazioni della donna hanno suscitato perplessità tra gli investigatori, portando alla sua iscrizione nel registro degli indagati. Non è ancora chiaro se abbia volontariamente occultato informazioni o se sia stata manipolata da soggetti terzi.
Le ricerche di Denisa continuano senza sosta. Gli uomini della Protezione Civile hanno individuato sei punti strategici sulla mappa topografica di Prato, in particolare nell'area boschiva vicino al residence dove alloggiava la giovane.Fino ad ora, però, non sono stati trovati elementi decisivi che possano confermare il luogo in cui si trovi Denisa o l'eventuale coinvolgimento della madre in un disegno più ampio.
Mentre la comunità di Prato segue con apprensione gli sviluppi del caso, la Procura continua a lavorare per ricostruire gli ultimi movimenti della giovane e verificare il possibile coinvolgimento di una rete criminale. Il giallo della scomparsa di Maria Denisa Adas resta ancora irrisolto, ma le indagini potrebbero presto fornire risposte cruciali.