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🟢Vasile Frumuzache resta in carcere, la procura verso la chiusura delle indagini

🟥 Duplice omicidio nel Pistoiese: Vasile Frumuzache resta in carcere, la procura verso la chiusura delle indagini

19:29-17/07/25 MONSUMMANO TERME (PT) Il 32enne Vasile Frumuzache, cittadino romeno e guardia giurata, rimane detenuto nel carcere della Dogaia a Prato dopo aver confessato gli omicidi di Denisa Maria Adas Paun e Ana Maria Andrei, entrambe connazionali scomparse tra il 2024 e il 2025. La procura di Pistoia, in coordinamento con quella di Prato, si avvia ora alla conclusione delle indagini preliminari, mentre emergono nuovi dettagli inquietanti.


🕵️‍♂️ Le confessioni e i riscontri

  • Frumuzache ha ammesso di aver strangolato e decapitato Denisa Paun dopo un presunto ricatto economico.
  • Ha poi confessato l’omicidio di Ana Maria Andrei, accoltellata e abbandonata in un campo isolato.
  • I resti delle vittime sono stati ritrovati in zone impervie nei pressi di Montecatini Terme, seguendo le indicazioni fornite dallo stesso indagato.

🔍 Indagini in fase avanzata

  • Gli investigatori hanno rinvenuto resti umani nel giardino dell’abitazione di Frumuzache, tra cui una vertebra, capelli e indumenti, alimentando l’ipotesi di ulteriori vittime.
  • La procura sta verificando collegamenti con altre donne scomparse nelle zone frequentate dall’uomo, in particolare nel mondo della prostituzione.
  • Frumuzache ha negato altri omicidi, ma gli inquirenti non escludono la pista del serial killer.

⚖️ Situazione carceraria e sviluppi

  • Il detenuto è stato aggredito in carcere da un parente di una delle vittime, che gli ha lanciato olio bollente sul volto, provocandogli ustioni.
  • La procura ha aperto un fascicolo sull’aggressione e ha ribadito il diritto alla dignità e protezione anche per gli imputati.
  • Nei prossimi giorni sono attesi esami del DNA e nuove perizie, mentre la moglie dell’uomo sarà sentita dagli inquirenti.

📍 Il caso Frumuzache ha scosso profondamente la Toscana, sollevando interrogativi sulla violenza contro le donne e sulla gestione dei soggetti potenzialmente pericolosi. La chiusura delle indagini potrebbe aprire la strada a un processo di grande impatto mediatico.



14:15-12/06/25  Durante i sopralluoghi nei terreni attorno alla casa e al casolare frequentati da Vasile Frumuzache, a Monsummano Terme e Montecatini Terme (Pistoia), gli investigatori hanno rinvenuto una ciocca di capelli, un paio di slip nascosti sottoterra e una vertebra umana.Questi reperti sono stati scoperti nel contesto delle indagini sugli omicidi di Maria Denisa Adas Paun e Ana Maria Andrei, due donne romene di 30 e 27 anni, per i quali Frumuzache ha già confessato. Tuttavia, la presenza di ulteriori resti ha aperto l’ipotesi che possano esserci altre vittime non ancora identificate.Le ricerche sono state condotte con l’ausilio di unità cinofile e vigili del fuoco, e si sono concentrate in particolare nel bosco delle Panteraie e nel giardino dell’abitazione del sospettato. Oltre ai resti umani, sono stati sequestrati anche quattro telefoni cellulari e lame bruciate, elementi che potrebbero rivelarsi cruciali per ricostruire la dinamica dei crimini.



17:45-10/06/25  

La confessione di Vasile Frumuzache, la guardia giurata romena di 32 anni, accusata dell’omicidio di Maria Denisa Adas, presenta diversi punti oscuri che non convincono gli inquirenti.

Elementi sospetti nella confessione

  • Corda gialla e filo di ferro: accanto al corpo di Denisa sono stati trovati questi oggetti, suggerendo che la donna potrebbe essere stata legata prima dell’omicidio.
  • Un possibile complice: il Gip ha scritto nell’ordinanza di convalida del fermo che qualcuno potrebbe aver aiutato Frumuzache.
  • L’uomo misterioso: le telecamere nei pressi del residence dove Denisa è stata uccisa hanno ripreso un’altra persona, la cui identità è ancora da chiarire.
  • Doppia vita: Frumuzache era considerato un padre irreprensibile, ma le indagini lo dipingono come un possibile serial killer.

Indagini in corso

  • La Procura di Prato sta verificando se Frumuzache possa essere coinvolto in altre sparizioni.
  • Sono stati disposti nuovi sopralluoghi per cercare ulteriori indizi.



Svolta nelle indagini sulla scomparsa di Maria Denisa Adas: la madre indagata per false dichiarazioni

PRATO – 22 Maggio 09:30 Nuovi sviluppi nell'inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Maria Denisa Adas, la giovane trentenne di origine romena svanita nel nulla tra il 15 e il 16 maggio. La madre della ragazza, residente a Roma, è stata iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di false informazioni rese al pubblico ministero.La Procura di Prato ha disposto una perquisizione e il sequestro di documenti presso l'abitazione della donna, con l'obiettivo di verificare eventuali elementi utili a chiarire il quadro investigativo. L'operazione è stata condotta dai Carabinieri e ha alimentato nuovi interrogativi sulla reale dinamica della vicenda.

Le ipotesi investigative: dal rapimento al racket della prostituzione

In un primo momento, gli inquirenti avevano preso in considerazione la pista dell'omicidio, ma ora prende sempre più corpo l'ipotesi di un rapimento a scopo di sfruttamento sessuale. Secondo alcune testimonianze e analisi degli investigatori, Denisa potrebbe essere stata sequestrata da un gruppo di connazionali romeni legati a un'organizzazione criminale.Emergerebbe inoltre il possibile coinvolgimento di un professionista italiano, identificato come un avvocato, che avrebbe avuto contatti con la madre della giovane. Quest'ultima, secondo fonti vicine alle indagini, sarebbe stata rassicurata sulla possibilità che la figlia sia ancora viva.

Gli ultimi movimenti di Denisa e il ruolo della madre

Maria Denisa Adas, residente a Roma, si trovava a Prato per motivi di lavoro. Aveva prenotato una stanza in un residence di via Ferrucci, dove sarebbe stata vista l'ultima volta. La madre, preoccupata per la sua assenza, ha denunciato la scomparsa della figlia, inizialmente ipotizzando un rapimento.Tuttavia, nel corso degli interrogatori, le dichiarazioni della donna hanno suscitato perplessità tra gli investigatori, portando alla sua iscrizione nel registro degli indagati. Non è ancora chiaro se abbia volontariamente occultato informazioni o se sia stata manipolata da soggetti terzi.

Le ricerche e le zone di interesse

Le ricerche di Denisa continuano senza sosta. Gli uomini della Protezione Civile hanno individuato sei punti strategici sulla mappa topografica di Prato, in particolare nell'area boschiva vicino al residence dove alloggiava la giovane.Fino ad ora, però, non sono stati trovati elementi decisivi che possano confermare il luogo in cui si trovi Denisa o l'eventuale coinvolgimento della madre in un disegno più ampio.

Un mistero ancora irrisolto

Mentre la comunità di Prato segue con apprensione gli sviluppi del caso, la Procura continua a lavorare per ricostruire gli ultimi movimenti della giovane e verificare il possibile coinvolgimento di una rete criminale. Il giallo della scomparsa di Maria Denisa Adas resta ancora irrisolto, ma le indagini potrebbero presto fornire risposte cruciali.

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