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Niomi, l’amica che accompagnava Michael Frison, avrebbe fornito tre versioni differenti

16:26-14/07/25 Il comportamento di Niomi, l’amica che accompagnava Michael Frison al momento della scomparsa, è uno degli aspetti più controversi e delicati dell’intera vicenda, basato sulle testimonianze della madre e sulle ricostruzioni investigative disponibili:


🧩 Versioni discordanti: almeno tre racconti diversi

Secondo Cristina Pittalis, madre di Michael, Niomi avrebbe fornito almeno tre versioni differenti su quanto accaduto il giorno della scomparsa. Tra le discrepanze segnalate:

  • In una versione, Michael si sarebbe allontanato volontariamente per una passeggiata.
  • In un’altra, sarebbe stato in stato confusionale e avrebbe lasciato la fattoria senza telefono né acqua.
  • In una terza, si parla di un malessere fisico dovuto al caldo, con sintomi compatibili con un colpo di calore.

Queste contraddizioni hanno sollevato dubbi sulla veridicità del racconto e sulla responsabilità morale della ragazza, che secondo la madre non avrebbe fatto nulla per fermarlo o proteggerlo.


🕵️‍♀️ Comportamenti sospetti e fuga

Cristina ha denunciato pubblicamente che Niomi:

  • Si è autoinvitata nel viaggio, raggiungendo Michael in Sardegna senza preavviso.
  • Non ha collaborato alle ricerche, né ha mostrato interesse per il destino di Michael.
  • È sparita subito dopo la scomparsa, rendendosi irreperibile e lasciando dietro di sé solo confusione.
  • Non è stata formalmente interrogata dalle autorità italiane, che non avrebbero nemmeno raccolto i suoi contatti.

La madre la definisce una “latitante morale”, sottolineando che è l’ultima persona ad aver visto Michael in vita.


🧠 Influenza psicologica e vulnerabilità

Cristina ha raccontato che Michael, già provato dalla perdita del padre e da una forma di psicosi da stress, era un ragazzo sensibile e vulnerabile. Secondo lei, Niomi esercitava una forte influenza psicologica su di lui, pur avendo una conoscenza superficiale.La ragazza sarebbe stata ospitata dai nonni di Michael, e da quel momento il giovane avrebbe mostrato segni di malessere crescente, culminati nella scomparsa.


📁 Impatto sulle indagini

Le versioni discordanti e la condotta di Niomi hanno avuto conseguenze dirette:

  • Le autorità hanno inizialmente ipotizzato un allontanamento volontario, rallentando le ricerche.
  • Le analisi forensi sugli abiti di Michael sono state effettuate quasi dieci mesi dopo.
  • La madre ha chiesto l’intervento dell’Interpol e una cooperazione giudiziaria internazionale per rintracciare Niomi e chiarire il suo ruolo.

🔦 Un nodo investigativo ancora aperto

La figura di Niomi resta centrale per comprendere:

  • Lo stato mentale e fisico di Michael nelle ultime ore
  • Le dinamiche all’interno della fattoria
  • Eventuali pressioni, manipolazioni o omissioni

Cristina continua a chiedere che venga rintracciata e ascoltata, affinché si possa fare luce su ciò che è realmente accaduto.


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