16:47-14/07/25 Perché le ricerche sono state interrotte
- Dopo circa due settimane di operazioni intense, con droni, unità cinofile, elicotteri e volontari, le autorità italiane hanno sospeso le ricerche il 26 luglio 2024.
- La zona è impervia e vasta, con vegetazione fitta e sentieri poco battuti, rendendo difficile il monitoraggio continuativo.
- Le prime ipotesi parlavano di allontanamento volontario, rallentando l’attivazione di protocolli per persone scomparse ad alto rischio.
- La mancanza di prove concrete (nessun corpo, nessun segnale telefonico, nessuna testimonianza diretta) ha portato a una fase di stallo investigativo.
🚨 Segnalazioni ignorate o sottovalutate
- Diversi avvistamenti segnalati tra Arzachena, Aglientu e Tempio Pausania non sono stati approfonditi in modo sistematico.
- La madre ha denunciato che gli abiti di Michael sono stati analizzati solo dieci mesi dopo il ritrovamento, rallentando eventuali riscontri forensi.
- La ragazza che era con lui, Niomi, è tornata in Inghilterra e non è mai stata formalmente interrogata, nonostante le versioni discordanti fornite.
- La richiesta di cooperazione internazionale con le autorità britanniche è rimasta bloccata, perché deve partire dalle autorità italiane tramite Interpol.
🧩 Ipotesi alternative e pressioni pubbliche
- Alcune associazioni come Manisco World ipotizzano un coinvolgimento in reti manipolative o psicosette, basandosi su contatti sospetti avuti da Michael nei mesi precedenti.
- La madre, Cristina Pittalis, continua a cercarlo da sola, lanciando appelli e organizzando fiaccolate per tenere viva l’attenzione.
- Il parlamentare britannico Adam Dance ha sollecitato il governo inglese a riattivare il dialogo con le autorità italiane.
🎯 In sintesi: le ricerche sono state interrotte per mancanza di riscontri immediati, difficoltà logistiche e una gestione iniziale che ha sottovalutato la gravità del caso. Ma la famiglia e chi lo cerca non si sono mai fermati.
Non sono state fatte ricerche nella direzione giusta.