Il 26 novembre 2010 è il giorno in cui la tredicenne Yara Gambirasio scompare da Brembate di Sopra (Bergamo), dando inizio a uno dei casi più complessi e seguiti della cronaca italiana. Ecco una ricostruzione dettagliata di tutto ciò che accadde in quelle ore, minuto per minuto, secondo le fonti investigative e processuali.
🕓 Pomeriggio – Gli ultimi movimenti noti
- Ore 17:15: Yara esce di casa per recarsi al vicino centro sportivo dove si allena in ginnastica ritmica. Indossa una tuta blu con inserti rossi e bianchi, scarpe da ginnastica e un giubbotto.
- Ore 17:30–18:00: viene vista da compagni e istruttrici all’interno della palestra. Saluta, si cambia, ma non inizia l’allenamento: si presume che fosse passata solo per consegnare uno stereo a un’amica.
- Ore 18:44: il suo cellulare aggancia una cella telefonica a Ponte San Pietro, poi a Mapello, e infine di nuovo a Brembate. Dopo le 18:55, il telefono risulta spento. È l’ultimo segnale.
📞 Sera – L’allarme
- Ore 19:00–20:00: i genitori, non vedendola rientrare, iniziano a cercarla. Pensano a un ritardo o a un imprevisto.
- Ore 20:30: viene sporta denuncia di scomparsa ai carabinieri. Le ricerche partono subito, ma inizialmente si ipotizza un allontanamento volontario.
🧭 Le prime indagini
- I cani molecolari fiutano una traccia che porta verso un cantiere a Mapello, dove lavora anche Massimo Bossetti (che all’epoca non è ancora sospettato).
- Il cellulare di Yara viene erroneamente localizzato a Monza, generando confusione.
- Viene fermato un operaio marocchino, Mohammed Fikri, su una nave diretta in Marocco, ma viene subito scagionato: l’intercettazione che lo incastrava era stata mal tradotta.
🧥 Abbigliamento e oggetti
- Yara aveva con sé:
- Il giubbotto che verrà ritrovato tre mesi dopo insieme al corpo
- Un iPod e un cellulare
- Gli indumenti sportivi che indossava al momento della scomparsa
📸 Telecamere e testimoni
- Nessuna telecamera pubblica riprende l’uscita di Yara dalla palestra.
- Alcuni testimoni riferiscono di aver visto un furgone bianco nei pressi del centro sportivo. Anni dopo, la difesa di Bossetti contesterà l’autenticità di quei filmati.
🧬 Tracce genetiche
- Sui leggings e sugli slip di Yara verrà trovata una traccia mista di DNA: quello della vittima e quello di un uomo sconosciuto, soprannominato “Ignoto 1”. Sarà la chiave dell’intera inchiesta.