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Massimo Bossetti oggi, a oltre dieci anni dalla sua condanna per l’omicidio di Yara Gambirasio.

🏛️ Situazione giudiziaria attuale

Bossetti è detenuto all’ergastolo nel carcere di Bollate, alle porte di Milano. Tuttavia, il 17 giugno 2025, il Tribunale di Bergamo ha autorizzato la sua difesa ad accedere a:

  • 25.000 profili genetici raccolti durante le indagini
  • Tutti i tracciati elettroforetici relativi alla traccia 31G20
  • Le immagini ad alta definizione degli indumenti di Yara
  • I risultati delle analisi genetiche anonime, mai acquisiti al fascicolo

Questa decisione, pur non implicando la riapertura del processo, rappresenta un passaggio tecnico fondamentale verso una possibile richiesta di revisione. Il genetista Marzio Capra è incaricato di riesaminare i dati, in particolare la controversa traccia genetica trovata sugli slip della vittima.


🛠️ Vita quotidiana in carcere

Bossetti è attivo nel progetto “2121”, un’iniziativa di reinserimento lavorativo. Lavora in un’area industriale metalmeccanica interna al carcere, dove produce componenti in alluminio e lamiera per sistemi di isolamento termoacustico. Ha anche progettato e ristrutturato lo spazio di lavoro.Partecipa a:

  • Concorsi culinari, come “Cuochi Dentro”, dove ha presentato la ricetta “Portafoglio farcito full optional”
  • Attività letterarie e bibliotecarie
  • Interviste televisive, come quella recente a Belve Crime, dove ha dichiarato:
    “Come sia finito il mio DNA sugli slip di Yara? Me lo chiedo anch’io”

👨‍👩‍👧‍👦 Famiglia e relazioni

  • Ha tre figli, che lo vanno a trovare regolarmente in carcere
  • La moglie Marita Comi e la madre Ester Arzuffi continuano a sostenerlo
  • In passato ha vissuto momenti di profondo sconforto, tra cui un tentato suicidio dopo aver scoperto un tradimento della moglie

🧠 Aspetti psicologici e immagine pubblica

Durante i processi, Bossetti è stato descritto come freddo, distaccato e narcisista, ma lui si è sempre definito un uomo semplice e devoto alla famiglia. La sua figura continua a dividere l’opinione pubblica tra colpevolisti e innocentisti.


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