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La revisione 2019 e il 2025, Questo periodo è stato segnato da ricorsi, rigetti, perizie contestate..

Tra il 2019 e il 2025, la difesa di Massimo Bossetti ha condotto una lunga e complessa battaglia legale per ottenere la revisione del processo sull’omicidio di Yara Gambirasio. Questo periodo è stato segnato da ricorsi, rigetti, perizie contestate e, infine, da una svolta giudiziaria nel giugno 2025.


🧾 2019–2022: richieste rigettate e tensioni giudiziarie

  • La difesa, guidata dagli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini, ha presentato istanze per accedere ai reperti genetici e ai tracciati elettroforetici della traccia 31G20.
  • I giudici hanno rigettato ripetutamente le richieste, ritenendo le prove già valutate in modo esaustivo nei tre gradi di giudizio.
  • La difesa ha denunciato la mancata trasparenza e l’impossibilità di replicare la prova regina in un laboratorio terzo.

🧬 2023–2024: pressioni mediatiche e nuove perizie

  • Alcuni esperti indipendenti, tra cui il genetista Peter Gill, hanno espresso dubbi sulla completezza del profilo genetico attribuito a Bossetti.
  • La trasmissione di documentari e podcast ha riacceso l’interesse pubblico, alimentando il dibattito sulla tenuta scientifica della prova del DNA.
  • La difesa ha chiesto l’accesso a tutti i 25.000 profili genetici raccolti durante la caccia a “Ignoto 1”, sostenendo che alcuni campioni non erano mai stati acquisiti formalmente al fascicolo processuale.

⚖️ 2025: la svolta giudiziaria

  • Il 17 giugno 2025, il Tribunale di Bergamoha accolto l’istanza della difesa, autorizzando:
    • L’accesso completo ai tracciati genetici e ai reperti biologici.
    • La visione delle immagini ad alta definizione degli indumenti della vittima.
    • L’analisi dei campioni anonimi raccolti durante le indagini.
  • Il genetista Marzio Capra è stato incaricato di riesaminare la traccia 31G20 e i reperti associati.

📌 Implicazioni

  • La decisione non implica automaticamente la riapertura del processo, ma rappresenta un passaggio tecnico fondamentale per una futura richiesta di revisione.
  • La difesa ha dichiarato: “Dopo sei anni, possiamo finalmente lavorare sulla carta. È un primo passo verso la verità”.

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