16:25-07/07/25 BOLOGNA – Doveva essere un volo di routine verso Londra, ma si è trasformato in una vera e propria odissea per decine di passeggeri, rimasti bloccati per oltre cinque ore all’interno di un aereo fermo sulla pista dell’Aeroporto Guglielmo Marconi. Il disagio, avvenuto nella giornata di domenica 6 luglio, ha coinvolto anche bambini piccoli e un ragazzo disabile, generando momenti di forte tensione e frustrazione.
Secondo le testimonianze raccolte, i passeggeri sono stati imbarcati regolarmente, ma il volo non è mai decollato. Dopo una serie di comunicazioni frammentarie, il personale ha riferito di problemi tecnici e ritardi operativi, senza però consentire lo sbarco. Le ore sono trascorse tra caldo, mancanza di informazioni chiare e disagi fisici, soprattutto per i più vulnerabili.
Tra i passeggeri:
Molti hanno denunciato la mancanza di acqua, cibo e aria condizionata, con l’equipaggio impossibilitato a fornire risposte esaustive.
Alcuni passeggeri hanno definito l’esperienza come “essere tenuti in ostaggio”, mentre altri hanno chiesto risarcimenti e chiarimenti alle compagnie coinvolte. Sui social, le immagini e i video dell’accaduto hanno suscitato indignazione e solidarietà.
Dopo oltre cinque ore, il volo è stato cancellato e i passeggeri sbarcati, con la promessa di una riprotezione su voli successivi. Alcuni hanno dovuto pernottare a Bologna, altri sono stati dirottati su aeroporti alternativi.