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Vladimir Luxuria compie 60 anni

13:20-24/06/25

Vladimir Luxuria è una figura poliedrica e pionieristica nel panorama italiano, capace di coniugare attivismo, arte e comunicazione con una coerenza rara. Nata Wladimiro Guadagno a Foggia il 24 giugno 1965, ha scelto il nome d’arte “Luxuria” per evocare libertà e provocazione, diventando un simbolo della lotta per i diritti civili e della visibilità transgender in Italia.


Carriera politica e attivismo

Luxuria è stata la prima persona transgender eletta al Parlamento di uno Stato europeo, deputata dal 2006 al 2008 con Rifondazione Comunista. Il suo impegno politico è stato preceduto da una lunga militanza nel movimento LGBTQ+, iniziata negli anni ’80 con il Circolo Mario Mieli e la direzione artistica delle serate “Muccassassina”, che hanno rivoluzionato la nightlife romana e dato voce alla cultura queer.Ha partecipato all’organizzazione del primo Gay Pride italiano nel 1994 e del World Pride del 2000, portando in piazza centinaia di migliaia di persone.


Percorso artistico e televisivo

Parallelamente all’attivismo, Luxuria ha coltivato una carriera artistica e mediatica: attrice teatrale e cinematografica, scrittrice, opinionista e conduttrice. Ha vinto l’“Isola dei Famosi” nel 2008, diventando un volto familiare al grande pubblico e contribuendo a normalizzare la presenza transgender nei media mainstream.Negli anni ha pubblicato romanzi e saggi, collaborato con quotidiani e radio, e condotto programmi televisivi, tra cui l’edizione 2024 dell’“Isola dei Famosi”.

Identità e spiritualità

Luxuria ha sempre vissuto la propria identità con autenticità, rifiutando etichette rigide. Non si è sottoposta a interventi chirurgici di riassegnazione, affermando: “Adeguo la mia esteriorità alla mia interiorità”. Dopo un percorso spirituale che l’ha vista attraversare ateismo e buddismo, ha dichiarato nel 2017 di essersi convertita al cattolicesimo.

Eredità culturale

A 60 anni, Luxuria rappresenta un punto di riferimento per intere generazioni. La sua capacità di trasformare il dolore in orgoglio e l’attivismo in cultura pop l’ha resa un’icona di emancipazione e resilienza. La sua storia è un invito a vivere con coraggio, autenticità e passione.

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