15:26 - Westbury (Long Island), 21 luglio 2025
Un drammatico incidente ha sconvolto la comunità medica di Long Island, nello Stato di New York, dove un uomo di 61 anni, identificato dai media come Keith McAllister, è deceduto dopo essere stato risucchiato da una macchina per la risonanza magnetica presso il centro diagnostico Nassau Open MRI di Westbury. La causa? Una pesante collana metallica da 9 kg che indossava al collo, utilizzata per l’allenamento con i pesi.
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 16 luglio, mentre la moglie della vittima, Adrienne Jones-McAllister, si stava sottoponendo a una risonanza magnetica al ginocchio. Secondo la ricostruzione fornita dalla donna, l’esame era terminato e lei aveva chiesto al marito di aiutarla ad alzarsi. L’uomo, convinto che la macchina fosse spenta, è entrato nella sala, ma il campo magnetico era ancora attivo. In pochi istanti, la collana è stata attratta violentemente dal magnete, trascinando con sé McAllister, che ha sbattuto contro l’apparecchiatura e ha riportato traumi gravissimi.
La moglie, disperata, ha raccontato: “Ho urlato il suo nome: ‘Keith, aiutami ad alzarmi’. Era appena entrato e la macchina lo ha girato e trascinato dentro. Si è accasciato tra le mie braccia. Ho urlato: spegnete quella dannata cosa, chiamate i soccorsi”.
Le macchine per la risonanza magnetica (MRI) utilizzano campi magnetici estremamente potenti, fino a 60.000 volte più forti del campo magnetico terrestre, per generare immagini dettagliate dell’anatomia interna. Per questo motivo, è imperativo rimuovere qualsiasi oggetto metallico prima di avvicinarsi alla macchina. Il magnetismo può trasformare oggetti comuni in proiettili letali, come dimostrato da questo tragico episodio.Secondo il Dipartimento di Polizia della Contea di Nassau, l’uomo non era autorizzato a entrare nella sala durante la scansione. Tuttavia, la moglie sostiene che il tecnico della risonanza gli avrebbe dato il via libera, nonostante fosse a conoscenza della collana.
McAllister è stato trasportato in condizioni critiche al North Shore University Hospital, dove è deceduto il giorno successivo a causa delle lesioni riportate. La polizia ha aperto un’indagine per chiarire le responsabilità e verificare se siano state violate le procedure di sicurezza. Il centro diagnostico ha temporaneamente sospeso le attività per condurre una revisione interna.
Non è la prima volta che si verificano incidenti simili. Nel 2001, un bambino di sei anni morì in un centro medico di Valhalla, sempre a New York, dopo che una bombola di ossigeno fu risucchiata dalla macchina MRI, provocando una frattura cranica.La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha definito questi eventi come “rari ma potenzialmente catastrofici”, sottolineando l’importanza di formazione continua del personale, controlli rigorosi e comunicazione chiara con i pazienti e i loro accompagnatori.
Questo tragico episodio solleva interrogativi cruciali sulla gestione della sicurezza nei centri diagnostici, in particolare sull’accesso alle sale MRI e sulla consapevolezza dei rischi da parte di pazienti e familiari. La presenza di cartelli di avvertimento, barriere fisiche e procedure di verifica dovrebbe essere standardizzata e rispettata rigorosamente.Il caso McAllister potrebbe diventare un precedente giuridico e un punto di svolta per la revisione dei protocolli MRI negli Stati Uniti e nel mondo.
La risonanza magnetica (MRI) è una delle tecnologie diagnostiche più avanzate e sicure disponibili in medicina. A differenza della tomografia computerizzata (TAC), che utilizza raggi X, la MRI sfrutta campi magnetici potenti e onde radio per generare immagini dettagliate degli organi interni, senza esporre il paziente a radiazioni ionizzanti.
La MRI è particolarmente utile per visualizzare:
Nonostante sia non invasiva, la MRI comporta rischi significativi se non si rispettano le norme di sicurezza:
Le MRI di nuova generazione offrono:
Questa tecnologia, sebbene sofisticata, richiede rigide precauzioni e formazione continua del personale. Il tragico incidente di Westbury evidenzia quanto sia cruciale rispettare i protocolli di sicurezza e informare chiaramente pazienti e accompagnatori sui rischi legati al campo magnetico.