16:49-19/06/25
Il decesso del professore di 62 anni, avvenuto a Pesaro il 19 giugno 2025, ha scosso profondamente la comunità scolastica e sollevato interrogativi sulla salute e le condizioni di lavoro del personale docente durante gli esami di maturità.
Il docente, originario di Pescara ma domiciliato temporaneamente a Pesaro per motivi professionali, era stato nominato membro della commissione d’esame presso l’Istituto Alberghiero Santa Marta. La sua assenza ingiustificata alla seconda prova scritta ha insospettito i colleghi, che hanno tentato invano di contattarlo. Dopo ore di silenzio, è stato allertato il 112.Gli agenti della Polizia di Stato, accompagnati da un coinquilino dell’uomo, sono entrati nell’abitazione in via Picciola, nella zona mare della città. Il professore è stato trovato privo di vita, disteso sul letto. I sanitari del 118 hanno potuto solo constatarne il decesso.
La prima ipotesi formulata dagli inquirenti è quella di un malore improvviso, probabilmente di natura cardiaca. Tuttavia, la Polizia Scientifica ha effettuato rilievi tecnici e la Procura ha disposto un riscontro diagnostico per escludere altre cause e chiarire con precisione le circostanze della morte.
La notizia ha generato sgomento e commozione tra colleghi e studenti. Il docente era descritto come una persona riservata, competente e molto stimata. Il dirigente scolastico ha espresso cordoglio a nome dell’intero istituto, sottolineando l’impegno e la dedizione del professore, che aveva accettato l’incarico nonostante l’età e il trasferimento temporaneo.
Nelle stesse ore, altri due episodi simili sono stati segnalati a Treviso e Salerno, dove altri docenti sono stati trovati morti nelle rispettive abitazioni, anch’essi coinvolti negli esami di Stato. Sebbene le cause siano da accertare, questi eventi pongono l’attenzione sul carico psicofisico che può gravare sul personale scolastico in periodi di particolare stress.