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Tragedia in Valtellina, l'ex professoressa Emilia Nobili uccisa dal marito

💔 Tragedia in Valtellina: l'ex professoressa Emilia Nobili uccisa dal marito

09:45 - 02 Agosto 2025 Poggiridenti (SO)  Una nuova pagina di cronaca nera si aggiunge alla lunga lista di femminicidi in Italia. La sera del 1° agosto 2025, Emilia Nobili, 75 anni, ex insegnante di lettere in pensione, è stata uccisa nella sua abitazione in Valtellina. A dare l’allarme sono stati i vicini, allarmati dalle urla provenienti dalla casa e dall’improvviso silenzio che ne è seguito.

👮 Il fermo del marito: una storia di violenze pregresse

Il marito della donna, Mohamed Rebami, 65 anni, di origini marocchine, è stato fermato con l’accusa di omicidio. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per episodi di maltrattamenti: in passato era stato arrestato per aver picchiato la moglie, che lo aveva poi riaccolto in casa circa un mese fa, ritirando la denuncia, nonostante il parere contrario del figlio.Secondo quanto emerso dalle prime indagini condotte dalla Procura di Sondrio, la relazione tra i due coniugi era da tempo segnata da frequenti liti e tensioni. La tragica sera, un alterco sarebbe degenerato, portando all’irreparabile.

🏘️ Una comunità sotto shock

La notizia ha sconvolto Poggiridenti, piccolo centro della Valtellina dove la coppia risiedeva. Emilia era benvoluta da molti per la sua lunga carriera nella scuola e per l'impegno civico. «Sembrava una donna forte e indipendente, ma anche le più forti possono trovarsi intrappolate in relazioni tossiche», ha commentato una vicina.Il sindaco ha espresso vicinanza alla famiglia e ha lanciato un appello contro l’indifferenza: «Quando si sospetta che una donna sia vittima di violenze, è dovere morale e civile agire, segnalare, intervenire».

⚠️ Femminicidio e violenza domestica: una piaga ancora aperta

Questo tragico episodio riaccende i riflettori sulla persistente piaga della violenza contro le donne. Secondo i dati ISTAT, in Italia una donna su tre ha subito almeno una volta nella vita violenze fisiche o psicologiche. Il numero di femminicidi rimane allarmante, con oltre 80 vittime solo nell’ultimo anno.Molti casi di violenza domestica non vengono denunciati per paura, vergogna o isolamento sociale. Emilia Nobili aveva sporto denuncia, ma l’aveva poi ritirata, come purtroppo accade spesso quando manca un supporto sistemico che accompagni le vittime nel percorso di fuoriuscita dalla violenza.

📢 Cosa possiamo fare

  • Diffondere consapevolezza: parlare apertamente di violenza domestica aiuta a rompere il silenzio.
  • Supportare le vittime: incoraggiarle a chiedere aiuto, senza giudicarle.
  • Contattare i centri antiviolenza: in Italia esiste il numero gratuito 1522, attivo h24, che offre supporto anonimo e orientamento.
  • Educare al rispetto: è necessario investire in programmi di prevenzione nelle scuole e nella società.

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