13:50-27/06/25 Tragedia a Bergamo – Il caso della 14enne trovata morta nella ex fabbrica ReggianiUna vicenda che scuote nel profondo la comunità bergamasca e solleva interrogativi urgenti su sicurezza urbana, disagio giovanile e responsabilità istituzionali. Ecco un approfondimento dettagliato su quanto accaduto e sulle implicazioni più ampie.
📍 I fatti
- La ragazza, 14 anni, di origine ucraina, viveva a Ponteranica con la nonna e uno zio.
- Mercoledì 25 giugno 2025, avrebbe dovuto sostenere l’orale dell’esame di terza media, ma non si è mai presentata a scuola.
- I familiari, preoccupati, hanno denunciato la scomparsa e lanciato appelli sui social.
- Giovedì sera, lo zio e un cugino l’hanno trovata senza vita all’interno dell’ex fabbrica Reggiani, in via Legrenzi, zona industriale di Bergamo.
🧪 Le indagini
- Il corpo era ai piedi di un capannone, con lividi e ferite compatibili con una caduta dall’alto.
- La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti, ma non esclude alcuna ipotesi:
- Caduta accidentale
- Gesto volontario
- Coinvolgimento di terzi
- L’autopsia sarà determinante per chiarire le cause del decesso.
- La polizia sta analizzando filmati di sorveglianza, accessi all’area e testimonianze.
🏚️ Il contesto dell’ex Reggiani
- L’ex fabbrica è abbandonata da anni, in stato di degrado avanzato.
- Frequentata da senzatetto, tossicodipendenti, spacciatori e giovani che praticano parkour o cercano rifugi alternativi.
- Nel 2023, un 15enne era caduto da un lucernario, ferendosi gravemente.
- I residenti avevano più volte segnalato la pericolosità della struttura e la facilità di accesso.
🧠 Le implicazioni sociali
Questa tragedia mette in luce:
- La mancanza di controllo sugli spazi urbani dismessi
- Il bisogno di politiche di prevenzione per i minori vulnerabili
- L’urgenza di interventi strutturali per mettere in sicurezza edifici abbandonati
- Il ruolo delle famiglie, scuole e istituzioni nel monitorare i segnali di disagio
🕯️ Una comunità in lutto
Il sindaco di Bergamo e l’assessore alla Sicurezza si sono recati sul posto. La comunità ucraina e quella scolastica sono profondamente colpite. Il dolore si mescola alla rabbia per una morte che, forse, si poteva evitare.