16:28-06/07/25 TORINO – Una scoperta inquietante ha scosso il centro cittadino nella mattinata di sabato 6 luglio: il corpo senza vita di un uomo è stato individuato nelle acque del fiume Po, all’altezza della Diga Michelotti, nei pressi di corso Casale.
L’allarme è scattato dopo che alcuni passanti hanno notato una sagoma incastrata nella struttura della diga. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco, dotate di gommoni, corde e sommozzatori, insieme agli agenti della Polizia di Stato. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato recuperato e affidato alla scientifica per i rilievi.
Secondo il primo esame medico-legale, si tratterebbe di un uomo dalla carnagione chiara, privo di documenti o oggetti utili all’identificazione. Non sono stati riscontrati segni evidenti di violenza, ma sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso. Gli investigatori ipotizzano che il corpo fosse in acqua da diversi giorni.
La Procura di Torino ha assunto la direzione dell’inchiesta e ha incaricato la polizia di avviare tutte le verifiche necessarie. Le indagini si concentrano sull’analisi di segnalazioni di persone scomparse, telecamere di sorveglianza e ospedali locali. Al momento, non si esclude alcuna pista: dall’incidente al gesto volontario, fino a dinamiche più complesse.
Il ritrovamento ha suscitato forte impressione tra i residenti, soprattutto per la posizione centrale e frequentata del luogo. Torino si confronta ancora una volta con un mistero lungo il Po, in attesa di restituire un’identità e una verità alla vittima.