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Torino, notte di fuoco in via Nizza: esplosione in mansarda, un morto 5 feriti

11:00-30/06/25   un’inchiesta sull’esplosione avvenuta in via Nizza 389 a Torino, che ha causato la morte di un uomo e il ferimento di cinque persone, tra cui un bambino in gravi condizioni.


Torino, esplosione nella notte: una tragedia annunciata?

Alle 3:15 del mattino del 30 giugno 2025, un boato ha squarciato il silenzio del quartiere Lingotto, a Torino. Un’esplosione violentissima ha distrutto una mansarda all’ultimo piano di un palazzo in via Nizza 389, provocando un incendio che ha coinvolto almeno tre appartamenti e causato il crollo parziale del tetto. Il bilancio è drammatico: un morto, cinque feriti, tra cui un bambino di 12 anni in prognosi riservata.

La vittima: chi era Jacopo Peretti

La persona deceduta è Jacopo Peretti, 35 anni, originario di Mazzè (TO). Lavorava per una società di consulenza nel settore energetico e collaborava con una palestra. Era noto per la sua discrezione e determinazione. La sua auto, ritrovata sotto le macerie, ha confermato i timori dei familiari: Jacopo si trovava in casa al momento dell’esplosione.


I feriti: due bambini e tre adulti

  • Un bambino di 12 anni ha riportato ustioni sul 30% del corpo: è sedato e ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Regina Margherita.
  • Una bambina di 6 anni, coinvolta nell’incidente, è in buone condizioni ma sotto osservazione.
  • Tre adulti sono stati trasportati al CTO: due uomini con ferite lievi e una donna già dimessa.

Le cause: fuga di gas o corto circuito?

Le indagini sono in corso. I tecnici dei Vigili del Fuoco e la Polizia Scientifica stanno analizzando i resti dell’appartamento per individuare il punto d’innesco. Le ipotesi principali sono:

  • una fuga di gas,
  • un corto circuito, ma nessuna pista è esclusa.


Danni collaterali e sicurezza urbana

Il crollo del tetto ha danneggiato anche diverse auto parcheggiate in strada. L’intero stabile è stato evacuato. Una persona inizialmente data per dispersa è stata poi rintracciata: non era in casa al momento dell’esplosione.Questo evento riaccende il dibattito sulla sicurezza degli impianti domestici e sulla necessità di controlli più rigorosi negli edifici residenziali. In un contesto urbano sempre più denso, la prevenzione diventa cruciale per evitare tragedie simili.



  • La vittima è Jacopo Peretti, 35 anni, originario di Mazzè (TO). Lavorava per una società di consulenza nel settore energetico e collaborava con una palestra. Era molto conosciuto nel quartiere e apprezzato per la sua discrezione e gentilezza.
  • Il bambino di 12 anni, gravemente ustionato, è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Regina Margherita. Ha riportato ustioni sul 30% del corpo ed è stato sedato per alleviare il dolore.
  • La bambina di 6 anni, coinvolta nell’incidente, è in buone condizioni ma resta sotto osservazione nello stesso ospedale.
  • I tre adulti feriti sono stati portati al CTO: due uomini con ferite lievi e una donna già dimessa. Tra loro anche una ragazza di 19 anni con una prognosi di sette giorni.
  • Danni strutturali: il tetto dell’edificio è crollato e quattro appartamenti sono stati dichiarati inagibili. Circa trenta famiglie sono state evacuate e il Comune ha predisposto un punto di accoglienza presso la scuola Umberto I.
  • Ipotesi sulle cause: si indaga su una possibile fuga di gas o un corto circuito. I tecnici dei Vigili del Fuoco e la Polizia Scientifica stanno analizzando i resti per individuare il punto d’innesco.
  • Testimonianze: il padre della bambina ha raccontato di averla trovata sotto un muro crollato. La scena è stata descritta come apocalittica, con finestre esplose e detriti ovunque.
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