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Tartarughe per strada a Reggio Emilia: fuga romantica o abbandono illegale?

Tartarughe per strada a Reggio Emilia: fuga romantica o abbandono illegale?

17:30-01/07/25 Negli ultimi mesi, da Scandiano a Cavriago, si moltiplicano gli avvistamenti di tartarughe terrestri e acquatiche lungo le strade, nei giardini pubblici e persino nei parcheggi. Le immagini condivise sui social raccontano di esemplari con carapaci di oltre 30 cm, spesso ritrovati in zone lontane da allevamenti o habitat naturali.Ma dietro l’apparente tenerezza di queste “evasioni” si nasconde una realtà ben più amara: molti di questi animali vengono abbandonati deliberatamente da proprietari che non riescono più a gestirli.


🚫 L’abbandono non è solo incivile, è un reato

Secondo l’articolo 727 del Codice Penale, l’abbandono di animali domestici o da compagnia è punito con l’arresto fino a un anno o una multa fino a 10.000 euro. Le tartarughe, anche se silenziose e lente, rientrano a pieno titolo tra gli animali tutelati.Inoltre, molte specie – come la Testudo Hermanni o la Trachemys scripta – sono protette da normative europee e internazionali (Direttiva Habitat, Convenzione di Berna, CITES), che vietano la liberazione in natura e ne regolano il commercio.


🌱 Un pericolo per l’ecosistema

L’abbandono di tartarughe, soprattutto esotiche o invasive, può causare:

  • Competizione con le specie autoctone per cibo e spazio
  • Trasmissione di malattie a fauna selvatica
  • Predazione di uova di anfibi e rettili locali
  • Alterazione degli equilibri ecologici nei corsi d’acqua e nelle aree verdi

🛟 Cosa fare se trovi una tartaruga

Se ti imbatti in una tartaruga in libertà, ecco cosa puoi fare:

  • Non liberarla mai in natura
  • Segnala il ritrovamento a ENPA, Carabinieri Forestali o centri come il Rifugio Matildico di San Polo d’Enza
  • Non adottarla senza informarti: molte specie richiedono cure specifiche, spazi adeguati e sono soggette a registrazione

📌 Un fenomeno in crescita

Secondo Ivano Chiapponi, responsabile del Rifugio Matildico, le segnalazioni sono quotidiane: “Ci chiamano tutti i giorni per il ritrovamento di tartarughe. Molte appartengono a varietà vietate alla liberazione”. In un solo venerdì, tre esemplari sono stati recuperati da cittadini e affidati ai centri di recupero.


Guida illustrata con le specie di tartarughe più comuni in Italia, suddivise tra autoctone e alloctone, terrestri e acquatiche. Ti descrivo le principali con immagini rappresentative e caratteristiche chiave:


🐢 Tartarughe terrestri autoctone

SpecieNome comuneCaratteristiche principali
Testudo hermanniTartaruga di HermannCarapace giallo-nero, coda con sperone corneo, diffusa in tutta Italia, specie protetta
Testudo graecaTartaruga grecaSimile alla Hermann, ma con sperone nasale, presente soprattutto al Sud
Testudo marginataTartaruga marginataPiù grande delle altre, carapace allungato e margini posteriori svasati, presente in Sardegna

🌊 Tartarughe acquatiche autoctone

SpecieNome comuneCaratteristiche principali
Emys orbicularisTartaruga palustre europeaCarapace scuro con puntini gialli, vive in stagni e fiumi, specie protetta
Emys trinacrisTartaruga sicilianaSimile alla orbicularis, ma endemica della Sicilia

🚫 Tartarughe alloctone invasive (spesso abbandonate)

SpecieNome comuneRischi e note
Trachemys scriptaTartaruga dalle orecchie rosse/gialleMolto diffusa, invasiva, vietata la liberazione in natura
Pseudemys spp.Tartaruga americana a ventre rossoSpesso abbandonata, può competere con le specie autoctone
Mauremys sinensisTartaruga cinesePresente in commercio, inadatta alla vita libera in Italia

📸 Fonti illustrate e approfondimenti



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