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Suicidio assistito, primo caso in Toscana con la nuova legge: Daniele Pieroni 60 anni

13:20-11/06/25  Il primo caso di suicidio assistito in Toscana dopo l'approvazione della legge regionale sul fine vita ha visto protagonista Daniele Pieroni, scrittore sessantenne affetto dal morbo di Parkinson dal 2008. Pieroni ha scelto di porre fine alla propria vita il 17 maggio 2025, nella sua abitazione in provincia di Siena.

Il contesto normativo

La legge regionale toscana, approvata a febbraio 2025 e ispirata alla proposta "Liberi subito" dell'associazione Luca Coscioni, stabilisce tempi e modalità per l'accesso al suicidio medicalmente assistito. Nonostante l'impugnazione da parte del governo, la normativa è rimasta in vigore fino al pronunciamento della Corte costituzionale.

Le condizioni di Pieroni

Pieroni viveva con una grave disfagia, che lo costringeva a dipendere da una gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) per l'alimentazione artificiale, in funzione per 21 ore al giorno. Dopo aver ricevuto l'autorizzazione, ha confermato la volontà di procedere a casa propria, dove il farmaco letale è stato preparato e autosomministrato.

Il momento della morte

Alle 16:47, Pieroni ha attivato il dispositivo a doppia pompa infusiva e alle 16:50 ha smesso di respirare. Erano presenti, su base volontaria, due dottoresse e un medico legale dell'ASL, oltre ai suoi familiari e assistenti. L'associazione Luca Coscioni ha sottolineato l'importanza di garantire tempi certi per l'accesso all'aiuto medico alla morte volontaria, mentre il governo ha accelerato il dibattito su una legge nazionale sul fine vita.

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