La sera del 18 giugno 2025, intorno alle 21:30, Zuppardo si trovava a bordo della sua auto in viale Piersanti Mattarella, una zona centrale e frequentata. È stato inseguito e speronato da un’altra vettura con a bordo due uomini, padre e figlio di 57 e 26 anni, con cui aveva avuto vecchi dissapori personali risalenti a circa due mesi fa.Durante l’inseguimento, sarebbero stati esplosi alcuni colpi di pistola. Dopo lo speronamento, è scoppiata una colluttazione violenta, durante la quale uno degli aggressori avrebbe colpito Zuppardo alla testa con il calcio di una pistola detenuta illegalmente, poi sequestrata dalla polizia.
Zuppardo è stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale “Di Maria” di Avola, dove è deceduto poco dopo a causa delle gravi lesioni riportate.
I due sospettati si sono presentati spontaneamente al commissariato, ammettendo di aver “percosso violentemente” la vittima. Sono stati fermati con l’accusa di omicidio e porto di arma clandestina.
Zuppardo era noto alle forze dell’ordine: in passato era stato coinvolto nell’operazione “Eclipse” per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga e tentata estorsione aggravata. Aveva anche minacciato il giornalista Paolo Borrometi e l’ex sindaco di Avola, oggi parlamentare, Luca Cannata.Il giornalista Borrometi ha commentato l’omicidio sottolineando come questo episodio dimostri che “le mafie non sono state sconfitte” e che “il senso di impunità è ancora troppo diffuso”.