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🟩Rientrata la rivolta nel carcere di Marassi, due agenti  penitenziari feriti

16:55-04/06/25 Upgrade

La rivolta nel carcere di Marassi, a Genova, è ufficialmente rientrata dopo ore di tensione e scontri. Il bilancio finale parla di due agenti della polizia penitenziaria feriti, trasportati in ospedale, mentre altri due sono stati medicati sul posto. Diverse celle risultano devastate, segno della violenza della protesta.

Dinamica della rivolta

  • Circa 200 detenuti della seconda sezione si sono ribellati, vandalizzando i locali e tentando di regolare i conti con altri reclusi.
  • Alcuni detenuti sono saliti sui tetti e sul camminamento delle mura di cinta, ma sono poi scesi spontaneamente.
  • La polizia penitenziaria ha impiegato ore per riportare l’ordine, con il supporto di polizia, carabinieri e guardia di finanza, che sono rimasti fuori dal carcere pronti a intervenire.

Le cause della rivolta

Secondo le prime ricostruzioni, la protesta sarebbe nata da un regolamento di conti tra detenuti, legato a un episodio di violenza interna avvenuto nei giorni precedenti.

Conseguenze e misure future

Le autoritĂ  stanno valutando provvedimenti disciplinari per i detenuti coinvolti e possibili misure di sicurezza aggiuntive per evitare nuovi episodi simili.


16:08-04/06/25 Upgrade  

La rivolta nel carcere di Marassi, a Genova, è ancora in corso e la situazione rimane tesa. Ecco gli ultimi aggiornamenti:

Nel carcere di Marassi, a Genova, è in corso una rivolta che coinvolge decine di detenuti. Alcuni di loro sono riusciti a uscire dalle celle, mentre altri hanno raggiunto la barriera che precede il muro di cinta.

Motivazioni della protesta

Secondo le prime informazioni, la sommossa sarebbe stata scatenata dalla denuncia di sevizie subite da un detenuto il giorno precedente, per mano di altri carcerati. Alcuni detenuti sono saliti sui tetti, gridando accuse e chiedendo attenzione sulla vicenda.

Intervento delle forze dell’ordine

Sul posto sono intervenuti:

  • Polizia penitenziaria, con reparti specializzati.
  • Polizia di Stato, con volanti e unitĂ  mobili.
  • Carabinieri, che hanno isolato l’area esterna.
  • Vigili del fuoco, per gestire eventuali emergenze.
  • Ambulanze del 118, pronte a soccorrere i feriti.

Le strade circostanti, tra cui via del Faggio, corso De Stefanis e piazzale Marassi, sono state chiuse per motivi di sicurezza.

Feriti e tensioni

Almeno tre persone sono rimaste ferite, tra cui un agente della polizia penitenziaria, trasferito in codice giallo all’ospedale Galliera. Un altro agente è stato visto lasciare il carcere con il braccio fasciato, segno evidente degli scontri.

Tentativi di evasione

Alcuni detenuti hanno tentato di scavalcare le mura dell’istituto. Le forze dell’ordine temono che il gruppo asserragliato possa tentare un’azione eclatante o cercare vie di fuga.La situazione è ancora in evoluzione e le autorità stanno cercando di riportare l’ordine.

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Dinamica della rivolta

  • La protesta è iniziata nel primo pomeriggio e ha coinvolto circa 100 detenuti.
  • Alcuni reclusi hanno aperto le celle, mentre altri hanno raggiunto la barriera che precede il muro di cinta.
  • Alcuni detenuti sono saliti sui tetti, denunciando presunte sevizie su un compagno avvenute il giorno precedente.
  • Un gruppo ristretto di detenuti si è asseragliato nell’area passeggio, aumentando le preoccupazioni delle forze dell’ordine.

Intervento delle forze dell’ordine

  • Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, vigili del fuoco e ambulanze.
  • Gli agenti in tenuta antisommossa sono entrati nel penitenziario per cercare di riportare l’ordine.
  • La polizia locale ha chiuso le strade circostanti, tra cui via del Faggio, corso De Stefanis e piazzale Marassi.

Feriti e caos

  • Almeno tre persone sono rimaste ferite, tra cui un agente della polizia penitenziaria, trasferito in codice giallo all’ospedale Galliera.
  • Un altro agente è stato visto lasciare il carcere con il braccio fasciato, segno evidente degli scontri.
  • Gli operatori sanitari presenti all’interno del carcere sono stati radunati in una stanza per metterli in sicurezza.

Tentativi di evasione

  • Alcuni detenuti hanno tentato di scavalcare le mura dell’istituto.
  • Le forze dell’ordine temono che il gruppo asserragliato possa tentare un’azione eclatante o cercare vie di fuga.

La situazione è ancora in evoluzione e le autoritĂ  stanno cercando di riportare l’ordine. 


Rivolta nel carcere di Marassi: caos, feriti e intervento delle forze dell’ordine

15:08-04/06/25  Una rivolta violenta è scoppiata nel carcere di Marassi, a Genova, coinvolgendo un centinaio di detenuti. Secondo le prime informazioni, alcuni di loro avrebbero provocato danni a una sezione e potrebbero aver tentato una evasione di gruppo.

Intervento delle forze dell’ordine

Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, vigili del fuoco e ambulanze. Gli agenti in tenuta antisommossa sono entrati nella struttura per cercare di sedare la rivolta. Le forze dell’ordine hanno chiuso via del Faggio, corso De Stefanis e piazzale Marassi per gestire l’emergenza.

Feriti e caos

Almeno tre persone sono rimaste ferite durante gli scontri. Un agente penitenziario è stato trasferito in codice giallo all’ospedale San Martino. Il personale amministrativo del carcere è stato messo in sicurezza, mentre le autorità cercano di riportare l’ordine.

Dinamica della rivolta

Secondo le prime ricostruzioni, i detenuti avrebbero aperto le celle e aggredito gli agenti, causando il caos nella struttura. Alcuni detenuti sono riusciti a scappare dalle proprie celle e ad aprire altre, facilitando il coinvolgimento di altri reclusi nella protesta.

Motivazioni e contesto

Non sono ancora chiari i motivi che hanno scatenato la sommossa, ma la situazione nel carcere di Marassi è da tempo critica, con problemi di sovraffollamento e tensioni tra detenuti e personale..

O sarĂ  per l'introduzione della nuova legge che inaspriscono anche le norme carcerarie dei detenuti?

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