15:40-01/06/25
Il 37esimo rapporto Eurispes, pubblicato il 29 maggio 2025, ha messo in luce il forte sostegno degli italiani per tre misure economiche e sociali: salario minimo, riduzione dell’orario di lavoro e Reddito di cittadinanza (RdC).
Secondo il sondaggio, il 65,7% degli intervistati ritiene necessario introdurre un salario minimo, mentre il 69% è favorevole alla settimana lavorativa corta, che prevede una riduzione delle ore senza variazioni di stipendio. Il 60,8% esprime un parere positivo sul Reddito di cittadinanza, considerandolo una misura utile per il sostegno economico.
L’apprezzamento per queste politiche varia in base all’orientamento politico:
Nonostante il forte consenso, il rapporto ha ricevuto poca attenzione dai principali quotidiani, con l’eccezione di alcune testate indipendenti. Secondo alcuni analisti, questa scarsa copertura riflette una narrazione politica dominante, che ha influenzato la percezione pubblica di queste misure.Puoi leggere il rapporto completo qui. Dimmi se vuoi approfondire qualche aspetto!
In Italia, il problema della stagnazione salariale continua a pesare sulle famiglie, mentre il costo della vita aumenta. Secondo Palazzo Koch, i salari reali sono ancora inferiori ai livelli del 2000, nonostante un lieve recupero lo scorso anno.
A maggio, l'inflazione è scesa all'1,7%, ma il carrello della spesa ha registrato un aumento del 3,1%, aggravando la pressione sui consumatori. Il Codacons ha lanciato l'allarme su una possibile estate "salata", con rincari significativi nei settori turistici:
Secondo l'OCSE, l'Italia è uno dei pochi paesi europei in cui i salari reali sono diminuiti rispetto ai primi anni 2000. Lo stipendio netto medio mensile si aggira tra 1.500 e 1.600 euro, ma varia in base alla professione e alla regione.
Il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato che per garantire un aumento duraturo delle retribuzioni è necessario rilanciare la produttività attraverso innovazione e investimenti. Tuttavia, il 23,1% degli italiani è a rischio di esclusione sociale, con un aumento rispetto al 2023.