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Rissa tra Cernobbio e Maslianico: Daspo e fogli di via per 15 giovani coinvolti

Rissa tra Cernobbio e Maslianico: Daspo e fogli di via per 15 giovani coinvolti

15:01-06/07/25  CERNOBBIO-MASLIANICO (CO) Una notte di violenza tra bande giovanili ha scosso i comuni di Cernobbio e Maslianico lo scorso 16 giugno, culminando in una doppia rissa con bottiglie rotte e colpi esplosi da una pistola scacciacani. A seguito delle indagini condotte dai Carabinieri di Como, il Questore Marco Calì ha firmato e notificato numerosi provvedimenti restrittivi nei confronti di 15 giovani coinvolti, tra cui Daspo urbani, fogli di via e avvisi orali.

Due risse in meno di un’ora

La prima lite è scoppiata intorno alle 23:00 in piazza Risorgimento a Cernobbio, dove quattro giovani sono stati identificati e denunciati. Poco dopo, parte del gruppo si è spostata in piazza Mercato a Maslianico, dando vita a una seconda rissa ancora più violenta. Durante gli scontri, un ragazzo è stato ferito al volto con una bottiglia, mentre altri partecipanti hanno esploso colpi con una pistola scacciacani, seminando il panico tra i presenti.

Provvedimenti restrittivi

Le indagini hanno portato all’emissione di 12 misure restrittive:

  • 4 Daspo urbani (Dac.Ur): divieto di frequentare locali pubblici di Cernobbio per tre anni a carico di giovani già noti alle forze dell’ordine, tra cui un tunisino residente a Maslianico, un egiziano di Monza, un catanese e un richiedente asilo egiziano con precedenti per violenza sessuale.
  • 6 fogli di via da Maslianico: notificati a giovani provenienti da Como, Cernobbio, Laglio e un 18enne nato in Polonia.
  • 5 avvisi orali: alcuni integrano i provvedimenti già emessi, altri sono stati notificati ai familiari di uno dei protagonisti della rissa.

Blitz e perquisizioni

I Carabinieri hanno effettuato perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei giovani coinvolti, sequestrando la pistola scacciacani utilizzata e altri materiali ritenuti rilevanti ai fini investigativi.

Reazioni istituzionali

Il Prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, ha avviato l’iter per la revoca dell’accoglienza nei confronti del richiedente asilo coinvolto, giudicato socialmente pericoloso. La Questura di Como ha ribadito la volontà di contrastare con fermezza episodi che minano la sicurezza pubblica e la tranquillità dei cittadini.


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