15:00-20/07/25 Una serata estiva si è trasformata in tragedia nel cuore di Rovigo, dove una violenta rissa tra gruppi di giovani di origine pakistana e tunisina ha portato alla morte di Amine Gara, 23 anni, cittadino tunisino residente in città. Il fatto è avvenuto poco prima della mezzanotte nei giardini pubblici di piazza Matteotti, a pochi metri dal monumento dedicato a Giacomo Matteotti.
Secondo le prime ricostruzioni, durante la colluttazione sarebbero stati utilizzati coltelli e cocci di bottiglia. La lite, scoppiata per motivi ancora da chiarire, è degenerata rapidamente in un violento scontro fisico. Amine Gara è stato colpito ripetutamente e trovato agonizzante dalle forze dell’ordine. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori del 118, il giovane è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale.
Un connazionale della vittima, di circa 30 anni, è rimasto gravemente ferito e si trova ricoverato in ospedale con prognosi riservata. I partecipanti alla rissa si sarebbero dati alla fuga subito dopo l’aggressione, lasciando la scena in condizioni drammatiche: vetri infranti, chiazze di sangue e oggetti sparsi.
La Polizia di Stato, con il supporto dei Carabinieri, ha avviato un’indagine per identificare i responsabili. Sono al vaglio le telecamere di sorveglianza della zona e le testimonianze raccolte. Gli investigatori stanno cercando di capire se si sia trattato di un regolamento di conti premeditato o di un diverbio improvviso sfociato nella violenza.
Il sindaco di Rovigo, Valeria Cittadin, ha espresso profondo cordoglio per la morte del giovane e ha annunciato un rafforzamento dei controlli nelle aree più sensibili della città. “Questa non è Rovigo. Deve regnare l’ordine”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di ripristinare la sicurezza urbana.
L’episodio rappresenta il quarto accoltellamento nel centro di Rovigo in meno di un mese, segno di una crescente tensione tra gruppi giovanili. Le autorità locali stanno valutando l’adozione di misure straordinarie di prevenzione, tra cui pattugliamenti notturni e interventi di mediazione culturale.
La morte di Amine Gara ha scosso profondamente la comunità rodigina, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza urbana, sull’integrazione sociale e sulla gestione dei conflitti giovanili. Mentre le indagini proseguono, resta il dolore per una vita spezzata troppo presto e la speranza che episodi simili possano essere prevenuti con maggiore attenzione e responsabilità.