17:20-11/07/25 Un episodio surreale ha avuto luogo a Modena, dove un uomo si è presentato al Comando della Polizia Locale per pagare una multa ricevuta per eccesso di velocità. Fin qui, tutto normale, se non fosse che la patente associata alla sanzione risultava intestata a un sosia.
L’uomo, convinto di regolarizzare la propria posizione, ha scoperto che il documento identificativo riportava dati non corrispondenti alla sua identità, pur essendo visivamente simile. Questo ha insospettito gli agenti, che hanno avviato un’indagine per falso documentale e sostituzione di persona.
La patente “232” in questione ha aperto un vero e proprio filone investigativo: si sospetta l’esistenza di una rete di documenti contraffatti o di furto d’identità, con implicazioni che potrebbero coinvolgere più soggetti. Le autorità stanno verificando se il sosia abbia utilizzato l’identità dell’uomo per commettere infrazioni o altri reati.
Il caso ha sollevato dubbi sulla sicurezza dei documenti di guida e sulla capacità dei sistemi di controllo di rilevare anomalie. Le forze dell’ordine stanno valutando l’adozione di strumenti biometrici e verifiche incrociate più rigorose.