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Prima la febbre poi il coma: Jennifer muore improvvisamente a 15 anni

13:59-20/06/25  La coagulazione intravascolare disseminata (CID) è una condizione ematologica complessa e potenzialmente letale, in cui il sistema di coagulazione del sangue va in tilt. In pratica, il corpo attiva in modo anomalo la formazione di coaguli in tutto il sistema circolatorio, ostruendo i piccoli vasi sanguigni. Questo processo consuma rapidamente le piastrine e i fattori della coagulazione, portando paradossalmente a un rischio elevato di emorragie gravi.

Come si sviluppa

La CID può insorgere:

  • Acutamente, come nel caso di infezioni gravi (sepsi), traumi, complicanze ostetriche o interventi chirurgici.
  • Cronicamente, spesso associata a tumori o aneurismi, con sintomi più sfumati e rischio di trombosi venosa profonda.

Sintomi principali

  • Sanguinamenti: dalle gengive, nel tratto gastrointestinale, nella cute (petecchie, ecchimosi) o in sede di iniezioni.
  • Formazione di trombi: che possono causare ischemie, insufficienza d’organo o embolie polmonari.
  • Segni sistemici: febbre, ipotensione, alterazione dello stato di coscienza.

Diagnosi

Si basa su esami del sangue che mostrano:

  • Piastrine basse
  • Fibrinogeno ridotto
  • D-dimero elevato
  • Prolungamento del tempo di protrombina (PT) e tempo di tromboplastina parziale (aPTT).

Trattamento

Non esiste una cura diretta per la CID: si interviene trattando la causa scatenante (infezione, trauma, ecc.). In casi gravi si somministrano:

  • Plasma fresco congelato
  • Piastrine
  • Fattori della coagulazione
  • Eparina (in forme croniche selezionate).

È una corsa contro il tempo, perché la CID può evolvere rapidamente verso insufficienza multiorgano e morte, come purtroppo accaduto nel caso di Jennifer.

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