🟥 Prato, detenuto trovato morto nel carcere La Dogaia: la procura non esclude l’omicidio
09:11-18/07/25 Un detenuto di 58 anni, di nazionalità romena, è stato trovato senza vita nella sua cella di isolamento all’interno del carcere La Dogaia di Prato nella mattinata del 18 luglio 2025. L’uomo stava scontando una sanzione disciplinare e avrebbe terminato la pena il 24 febbraio 2026. La Procura di Prato, guidata dal procuratore capo Luca Tescaroli, ha aperto un’indagine e non esclude l’ipotesi di omicidio.
⚠️ Nessun segno di suicidio
- All’interno della cella non sono stati rinvenuti oggetti che possano far pensare a un suicidio: niente corde, lacci o strumenti compatibili.
- È stata disposta l’autopsia e sono in corso le analisi delle telecamere interne per chiarire la dinamica del decesso.
🔍 Un contesto di violenza e degrado
- Il detenuto aveva precedenti penali gravi, tra cui violenza sessuale, maltrattamenti, calunnia, minacce e lesioni personali.
- Lo scorso 5 luglio, aveva partecipato a una rivolta interna ed era stato trovato in possesso di armi rudimentali.
- La procura denuncia un preoccupante ricorso alla violenza tra detenuti, anche nella sezione di isolamento, e una estrema facilità di movimento all’interno della struttura.
📉 Denunce e allarmi sul sistema penitenziario
- L’associazione Antigone ha definito la situazione “devastante”, sottolineando come l’isolamento venga usato in modo sistemico e non eccezionale, aggravando le condizioni dei detenuti.
- Il carcere La Dogaia è da tempo al centro di ispezioni e inchieste, con sequestri di cellulari, droga e segnalazioni di abusi.
📍 La morte del detenuto apre un nuovo capitolo nel dibattito sulla condizione delle carceri italiane, tra sovraffollamento, carenze strutturali e violenze sistemiche. La procura prosegue le indagini per fare piena luce sull’accaduto