16:35-20/07/25 Una tranquilla passeggiata si è trasformata in un episodio ad alta tensione per un 64enne residente a Udine, che questa mattina ha scoperto un ordigno bellico inesploso lungo il greto del torrente Resia, parzialmente nascosto tra sassi e vegetazione.
L’uomo, insospettito da un oggetto arrugginito e insolito, ha contattato immediatamente le forze dell’ordine, consentendo l’intervento tempestivo degli artificieri del comando provinciale di Udine. Dopo un’attenta analisi, l’ordigno è stato identificato come una bomba a mano modello S.i.p.e., risalente verosimilmente alla Prima Guerra Mondiale.
Sul posto sono giunti i Carabinieri e una squadra specializzata in disinnesco ordigni esplosivi, che ha provveduto a isolare l’area e a rimuovere l’ordigno in sicurezza. Nonostante lo stato di conservazione compromesso, l’oggetto è stato considerato potenzialmente pericoloso.
Il ritrovamento riaccende l’attenzione sulla presenza di residuati bellici nei territori italiani, soprattutto in zone naturali frequentate da escursionisti e residenti. Le autorità invitano alla massima cautela e a non toccare oggetti sospetti, segnalando immediatamente alle forze dell’ordine.
La S.I.P.E. (Società Italiana Prodotti Esplodenti) fu la bomba a mano difensiva più diffusa nel Regio Esercito italiano a partire dal 1915, tanto da diventare un simbolo stesso del soldato italiano in trincea.
Nonostante siano passati oltre 100 anni, molte S.I.P.E. sono ancora potenzialmente pericolose. Se ritrovate, vanno segnalate immediatamente alle autorità competenti e mai toccate o spostate.