14:50-07/07/25 LUINO (VA) – Una tranquilla serata estiva si è trasformata in una tragedia familiare nel cuore di Luino, dove un giovane di 25 anni, residente a Lugano, ha accoltellato a morte il padre adottivo all’interno dell’abitazione della madre, in via Vittorio Veneto. Il delitto è avvenuto intorno alle 20:00 di domenica 6 luglio, sotto gli occhi della madre e del fratello minore.
La famiglia, di origine svizzera, si era riunita per una visita informale. Il giovane viveva a Lugano con il padre e altri due fratelli, ma si trovava a Luino per trascorrere del tempo con la madre, ex moglie della vittima, una avvocatessa di 58 anni. Secondo fonti investigative, tra padre e figlio vi erano tensioni pregresse, legate a dissidi familiari di natura ancora da chiarire.
Durante la visita, sarebbe scoppiata una lite violenta, degenerata in un aggressione improvvisa. Il 25enne avrebbe afferrato un coltello da cucina e colpito il padre più volte, provocandogli ferite mortali. La madre, sotto shock, ha assistito alla scena senza riuscire a intervenire, mentre il fratello minore ha tentato di fermare l’aggressore.Dopo il delitto, il giovane è fuggito a piedi, ma è stato inseguito dal fratello, che lo ha bloccato in strada, proprio sotto l’abitazione. I Carabinieri sono intervenuti pochi minuti dopo, procedendo al fermo del sospettato.
Il personale del 118 ha tentato di rianimare il padre, ma l’uomo è deceduto sul posto. La madre è stata presa in carico dai sanitari per lo stato di shock e trasferita in osservazione. Il fratello minore, seppur illeso, è stato ascoltato dagli inquirenti come testimone chiave.
La Procura di Varese ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. Gli investigatori stanno:
L’arma del delitto è stata sequestrata, e l’abitazione è stata sigillata per consentire i rilievi della Scientifica.
La notizia ha scosso profondamente la comunità di Luino, dove la famiglia era conosciuta. Il sindaco ha espresso vicinanza ai familiari, sottolineando la necessità di interventi di supporto psicologico per chi è stato coinvolto. L’episodio riaccende il dibattito sulla violenza domestica, anche in contesti non convenzionali come quello adottivo.