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Ordinanza caldo, in Emilia Romagna stop al lavoro nelle ore più dure: le nuove regole

🌞 Emilia-Romagna: stop al lavoro nelle ore più calde nuove regole contro il caldo estremo

16:22-02/07/25 - Dal 02 luglio al 15 settembre 2025, l’Emilia-Romagna vara un’ordinanza straordinaria per tutelare la salute dei lavoratori esposti al caldo torrido. 

Nei giorni in cui il rischio climatico è classificato come “alto” dalle mappe del progetto Worklimate (INAIL-CNR), sarà vietato lavorare all’aperto tra le 12:30 e le 16:00.


🛠️ Settori interessati

La misura si applica a diversi ambiti professionali ad alta esposizione:

  • Edilizia e cantieri stradali
  • Agricoltura
  • Florovivaismo
  • Logistica (solo nelle aree di carico/scarico scoperto)

Sono esclusi i magazzini coperti e le attività svolte in ambienti climatizzati o protetti.


⚠️ Obblighi per le aziende

Le imprese saranno tenute a:

  • Analizzare il rischio microclimatico giornaliero
  • Rimodulare gli orari di lavoro (anticipi o turni serali)
  • Garantire pause frequenti e zone d’ombra
  • Fornire accesso a acqua potabile, abbigliamento adeguato e informazione sui rischi
  • Utilizzare macchinari cabinati dove possibile

In caso di violazione, sono previste sanzioni penali ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale.


🗣️ Reazioni e tensioni

Le sigle sindacali e la Regione hanno accolto positivamente l’iniziativa, definendola “una svolta necessaria”. Tuttavia, non mancano le polemiche: la CIA Romagna (Confederazione Italiana Agricoltori) critica la rigidità della norma, sostenendo che essa potrebbe “danneggiare gravemente la produttività agricola stagionale”. Propongono turnazioni flessibili, sostegni economici e misure di compensazione.


🌐 Dove monitorare il rischio

I datori di lavoro potranno consultare quotidianamente la mappa del rischio da caldo sul sito Worklimate.it, che individua le zone e i giorni di allerta.


🤔 Un nuovo equilibrio tra salute e produttività

Questa ordinanza segna un passo importante verso una cultura della prevenzione climatica. In un periodo di ondate di calore sempre più intense, la tutela dei lavoratori diventa prioritaria. Ma servirà un confronto costruttivo tra istituzioni, imprese e sindacati per trovare un punto di equilibrio tra sicurezza, diritti e sostenibilità economica.


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