19:16 - Gallipoli (LE), 21 luglio 2025
Una giornata di svago si è trasformata in dramma per una famiglia originaria del Salento e residente a La Spezia, in vacanza presso il parco acquatico di Rivabella, a Gallipoli. Il loro figlio di 7 anni è deceduto oggi all’ospedale Sacro Cuore di Gesù, dove era stato ricoverato in condizioni disperate dopo un incidente in piscina avvenuto ieri pomeriggio.
Secondo le prime ricostruzioni, il bambino — che non sapeva nuotare e non indossava i braccioli — sarebbe caduto nella vasca più profonda del parco acquatico, dove ha perso conoscenza. Il padre, accortosi che il figlio galleggiava privo di sensi, ha lanciato l’allarme. I bagnini sono intervenuti immediatamente, seguiti dal personale del 118, che ha tentato la rianimazione per oltre 25 minuti.Il piccolo è stato trasportato in arresto cardiaco all’ospedale di Gallipoli, dove i medici sono riusciti a far ripartire il cuore, ma le sue condizioni sono apparse da subito gravissime, con danni cerebrali irreversibili.
Dopo il ricovero in rianimazione pediatrica, il bambino è stato intubato e sottoposto a monitoraggio intensivo. Purtroppo, nella mattinata del 21 luglio, è stato dichiarato il decesso. La direzione sanitaria ha confermato che il piccolo non ha mai ripreso conoscenza e che i danni neurologici erano incompatibili con la vita.
La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità penali, al momento senza indagati. Le indagini sono rese complesse dall’assenza di telecamere di sorveglianza nella zona della piscina, che impedisce una ricostruzione precisa della dinamica. Si ipotizza che il bambino sia sfuggito al controllo dei genitori o abbia avuto un malore improvviso.Il magistrato di turno ha effettuato un sopralluogo, ma non ha disposto il sequestro della piscina, ritenendo che non vi fossero elementi sufficienti per bloccare l’attività.
La tragedia ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle piscine pubbliche, soprattutto nei parchi acquatici frequentati da famiglie con bambini. Il presidente di Assopiscine, Ferruccio Alessandria, ha ribadito la necessità di una legge nazionale che imponga:
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Italia si registrano in media 328 morti per annegamento all’anno, con picchi durante la stagione estiva e un’incidenza elevata tra bambini e adolescenti.
La famiglia, profondamente colpita, ha chiesto rispetto e silenzio in questo momento di lutto. Il Comune di Gallipoli ha espresso cordoglio ufficiale, e si valuta l’ipotesi di una cerimonia commemorativa presso il parco acquatico. La direzione della struttura ha dichiarato la propria disponibilità a collaborare con le autorità e ha espresso vicinanza alla famiglia.