15:20-31/05/25 a scomparsa di Brenda Paolicelli, detenuta presso il carcere di Milano Bollate, ha sollevato interrogativi e preoccupazioni. La donna, 55 anni, era ammessa al regime di servizi esterni, un’opportunità concessa ai detenuti per svolgere attività lavorative o sociali fuori dall’istituto. Tuttavia, il suo mancato rientro ha fatto scattare un’indagine approfondita.
La scomparsa di Brenda Paolicelli, detenuta presso il carcere di Milano Bollate, ha sollevato interrogativi e preoccupazioni. La donna, 55 anni, era ammessa al regime di servizi esterni, un’opportunità concessa ai detenuti per svolgere attività lavorative o sociali fuori dall’istituto. Tuttavia, il suo mancato rientro ha fatto scattare un’indagine approfondita.
Paolicelli, prossima alla fine della pena prevista per gennaio 2028, non aveva mai violato le regole del regime a cui era sottoposta. La sua assenza improvvisa è apparsa subito sospetta, soprattutto perché, secondo alcune testimonianze, la donna era recentemente tornata in istituto con segni di lividi sul corpo, alimentando il timore che potesse essere stata vittima di maltrattamenti.
A rendere ancora più complesso il caso è la contemporanea sparizione del compagno di Paolicelli, un uomo albanese di 53 anni, anch’esso ammesso alla prova ai servizi sociali. La coincidenza ha rafforzato l’ipotesi di una fuga orchestrata oppure di una coercizione. Le autorità stanno analizzando tutti i possibili scenari, senza escludere alcuna pista.
Gli inquirenti stanno verificando i possibili movimenti della donna e del suo compagno, esaminando riprese di telecamere di sorveglianza, tabulati telefonici e testimonianze di conoscenti. Al momento, le ricerche si concentrano nell’area di Milano e nelle province limitrofe, ma non si esclude che la coppia possa aver lasciato la regione.
Questo caso ha sollevato domande sull’efficacia del sistema di controllo dei detenuti ammessi ai permessi. Se si trattasse di una fuga volontaria, si potrebbe mettere in discussione la sorveglianza applicata in questi casi. Se invece la donna fosse stata costretta a sparire, emergerebbero problemi legati alla protezione delle persone in condizione di vulnerabilità.
Le autorità proseguono senza sosta le indagini per ritrovare Paolicelli e chiarire le circostanze della sua scomparsa. La speranza è che emerga presto una spiegazione e che la detenuta possa essere riportata in sicurezza.