14:52-28/06/25 Un’operazione condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Udine ha portato alla luce un vasto sistema di falsificazione documentale finalizzato all’impiego irregolare di badanti georgiane in Italia. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine, ha portato a:
Le donne coinvolte si spacciavano per cittadine comunitarie (di Slovacchia, Polonia e Bulgaria) utilizzando documenti d’identità falsi acquistati per cifre comprese tra 300 e 600 euro. Questo stratagemma consentiva loro di:
Le perquisizioni, 70 in totale, sono state eseguite in diverse province italiane, tra cui Udine, Bolzano, Milano, Treviso, Macerata, Roma e Napoli. Le indagate, di età compresa tra i 24 e i 66 anni, erano state segnalate da una cooperativa di assistenza domiciliare insospettita dalla documentazione presentata.
Se l’Ufficio Immigrazione non troverà motivi validi per la loro permanenza, le 22 donne denunciate saranno espulse dal territorio nazionale. Intanto, proseguono le indagini per individuare i fornitori dei documenti falsi e smantellare l’intera rete.