La professoressa di Filosofia del diritto all’università di Perugia, studiosa della questione criminale: «Un modo per acquisire consenso. Con la teoria della percezione si sterilizzano i territori»
Il Decreto Sicurezza, recentemente approvato dal governo, ha suscitato forti polemiche e reazioni critiche da parte di giuristi, attivisti e opposizioni politiche. Tra le voci più autorevoli che si sono espresse contro il provvedimento c'è Tamar Pitch, professoressa di Filosofia del diritto all'Università di Perugia, esperta di criminologia e autrice di numerosi studi sul rapporto tra diritto e società. Pitch ha definito il decreto una "legge fascista", sostenendo che criminalizzi il dissenso e la povertà.
Pitch sostiene che il decreto rappresenti un salto di qualità rispetto alle politiche precedenti, introducendo misure che sterilizzano il territorio pubblico, colpendo migranti, mendicanti e lavoratori precari. Secondo la studiosa, il concetto di sicurezza è stato trasformato in un diritto individuale, che giustifica politiche di controllo sociale sempre più invasive.
Uno degli aspetti più controversi del decreto è la sua enfasi sulla percezione della sicurezza, piuttosto che sulla sicurezza reale. Pitch evidenzia come questa strategia sia stata già adottata in passato da politici come Marco Minniti, ex ministro dell'Interno, che ha ammesso che l'Italia è un paese sicuro, ma che la percezione della sicurezza deve essere gestita attraverso misure repressive.
Il decreto introduce nuove misure che colpiscono categorie sociali considerate indesiderabili, tra cui:
Pitch denuncia il fenomeno del populismo penale, una strategia politica che utilizza il codice penale per acquisire consenso. Questa tendenza, diffusa in tutto l'Occidente dagli anni '80, ha portato alla riduzione del welfare e all'aumento delle misure repressive, come il Daspo urbano, la detenzione amministrativa e l'inasprimento delle pene.
Il decreto è stato approvato con un flash mob di protesta da parte delle opposizioni, che hanno denunciato il carattere liberticida e repressivo della legge. Durante il dibattito parlamentare, si sono verificati momenti di tensione, con scontri verbali tra maggioranza e opposizione.
Tra le misure più discusse del decreto vi sono:
Secondo Tamar Pitch, il Decreto Sicurezza rappresenta un pericoloso precedente nella gestione dell'ordine pubblico, trasformando la sicurezza in uno strumento di controllo sociale. La studiosa invita a riflettere sulle conseguenze di queste politiche, che rischiano di criminalizzare la povertà e il dissenso, piuttosto che affrontare le cause profonde dell'insicurezza.Se vuoi approfondire ulteriormente,