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Storie straordinarie di sopravvissuti che hanno sfidato le probabilità

Ecco alcune storie straordinarie di sopravvissuti che hanno sfidato le probabilità:

14:09-14/06/25 Aron Ralston – Il sacrificio estremo

Nel 2003, Aron Ralston, un esperto escursionista, si trovava nel Blue John Canyon, nello Utah, quando un masso di 360 kg gli schiacciò il braccio destro, intrappolandolo. Dopo cinque giorni senza possibilità di aiuto, con scorte di cibo e acqua esaurite, prese una decisione estrema: amputarsi il braccio con un coltellino multiuso. Dopo l’amputazione, percorse 12 km prima di essere soccorso. La sua incredibile storia è stata raccontata nel libro Between a Rock and a Hard Place e nel film 127 Ore.

Tami Oldham Ashcraft – Sopravvivere all’oceano

Nel 1983, Tami Oldham Ashcraft e il suo fidanzato Richard Sharp stavano trasportando uno yacht da Tahiti a San Diego quando furono travolti dall’uragano Raymond. Con venti di 260 km/h e onde alte 12 metri, la barca si capovolse, facendo perdere i sensi a Tami e scaraventando Richard in mare. Quando si svegliò 27 ore dopo, era sola, con lo yacht gravemente danneggiato. Costruì una vela improvvisata e navigò a vista per 41 giorni, usando solo un sestante e un orologio, fino a raggiungere Hilo, nelle Hawaii.

Il disastro aereo delle Ande – La lotta per la sopravvivenza

Nel 1972, un aereo che trasportava la squadra di rugby dello Stella Marris College uruguaiano si schiantò sulle Ande. Dei 45 passeggeri, 12 morirono nell’impatto, altri 5 il giorno seguente e 8 in una valanga. I 16 sopravvissuti resistettero per 72 giorni, affrontando temperature estreme e la mancanza di cibo. Alla fine, due di loro, Nando Parrado e Robert Canessa, riuscirono a trovare aiuto dopo giorni di cammino. La loro storia è stata raccontata nel libro Alive e nell’omonimo film.

José Salvador Alvarenga – 438 giorni alla deriva

Nel 2012, José Alvarenga, un pescatore salvadoregno, partì per una battuta di pesca al largo del Messico. Una tempesta distrusse la sua barca, lasciandolo alla deriva nell’Oceano Pacifico. Sopravvisse per 438 giorni, nutrendosi di pesci crudi, tartarughe e bevendo acqua piovana. Dopo aver percorso 10.000 km, raggiunse le Isole Marshall, dove fu finalmente soccorso.Queste storie dimostrano la straordinaria capacità dell’essere umano di sopravvivere in condizioni estreme.



18:03-12/06/25 

Incidente aereo in India: il miracolo del superstite Vishwash Kumar Ramesh

L’incidente del volo AI171 di Air India, precipitato oggi 12 giugno 2025 nei pressi di Ahmedabad, ha causato la morte di 260 persone a bordo e di cinque persone a terra. Inizialmente, le autorità avevano dichiarato che non c’erano sopravvissuti, ma nelle ore successive è emerso il caso di Vishwash Kumar Ramesh, un 40enne anglo-indiano residente a Londra, che è riuscito a sopravvivere allo schianto.



🔍 Il racconto del superstite

Ramesh, che viaggiava insieme al fratello Ajay, ha raccontato al quotidiano Hindustan Times i drammatici momenti dell’incidente:

  • “Trenta secondi dopo il decollo, c’è stato un forte rumore e poi l’aereo si è schiantato. È successo tutto così in fretta”.
  • Dopo l’impatto, ha riportato lesioni da impatto, tra cui contusioni al petto, agli occhi e ai piedi, ma è rimasto cosciente.
  • “Quando mi sono alzato, c’erano corpi tutt’intorno a me. Ero spaventato. Mi sono alzato e sono corso. C’erano pezzi dell’aereo intorno a me. Qualcuno mi ha afferrato, mi ha messo su un’ambulanza e mi ha portato in ospedale”.

Le immagini diffuse dai media mostrano Ramesh zoppicare mentre raggiunge un’ambulanza, con la maglietta insanguinata e i pantaloni strappati.



🚑 Il secondo superstite

Inizialmente si parlava di due sopravvissuti, ma le autorità indiane hanno confermato ufficialmente solo uno: Vishwash Kumar Ramesh.

Il commissario di polizia di Ahmedabad, Gyanendra Singh Malik, ha dichiarato che il superstite occupava il posto 11A in Business Class.



⚖️ Indagini e ipotesi

Le autorità stanno cercando di capire come Ramesh sia riuscito a sopravvivere, mentre tutti gli altri passeggeri hanno perso la vita.

Alcuni esperti ipotizzano che il posto 11A fosse in una zona dell’aereo che ha subito meno danni diretti.




Tragedia aerea in India: il disastro del volo AI171 di Air India

Il 12 giugno 2025, l’India è stata colpita da un grave incidente aereo che ha coinvolto un Boeing 787-8 Dreamliner della compagnia Air India, in volo AI171 da Ahmedabad a Londra Gatwick. L’aereo, con 242 persone a bordo, ha perso quota pochi istanti dopo il decollo, schiantandosi nei pressi di Meghaninagar, a soli 6 chilometri dall’aeroporto Sardar Vallabhbhai Patel.


🔍 La dinamica dell’incidente

  • Il volo AI171 è decollato alle 13:38 ora locale (9:08 BST), ma pochi secondi dopo ha emesso una chiamata di soccorso prima di perdere quota rapidamente.
  • L’aereo si è schiantato su un residence medico, causando vittime anche a terra.
  • Le immagini diffuse dai media mostrano una densa colonna di fumo nero che si alzava dal luogo dell’incidente.

Secondo le prime analisi, il Boeing 787 potrebbe aver affrontato il decollo con margini di sicurezza compromessi:

  • Uso ridotto della pista: il velivolo avrebbe utilizzato solo 1.700 metri su un totale disponibile di 3.500, una distanza insufficiente per un decollo sicuro.
  • Flap non estesi: nei video non si notano le consuete estensioni sulle ali, fondamentali per garantire portanza nelle fasi iniziali del volo.

Questi elementi suggeriscono un possibile errore umano o un guasto meccanico, ma le indagini sono ancora in corso.



🚑 Vittime e operazioni di soccorso

  • Nessuna delle 242 persone a bordo è sopravvissuta.
  • Cinque persone a terra hanno perso la vita, mentre 50-60 studenti del residence medico sono stati ricoverati in ospedale.
  • 204 corpi sono stati recuperati finora.

Il Ministro dell’Interno indiano, Amit Shah, ha immediatamente contattato i funzionari del Gujarat per coordinare le operazioni di soccorso.


⚖️ Indagini e possibili cause

La Direzione Generale dell’Aviazione Civile Indiana (DGCA) ha avviato un’indagine per chiarire le dinamiche del disastro e individuare eventuali responsabilità.

Le autorità stanno analizzando:

  • Dati radar e comunicazioni radio per determinare se la decisione di usare metà pista fosse pianificata o frutto di un errore.
  • Configurazione dei flap: se confermato, il mancato utilizzo potrebbe aver compromesso la capacità dell’aereo di sollevarsi adeguatamente.
  • Possibili problemi di spinta, eccesso di peso o assetto sbilanciato.

📌 Conclusioni

L’incidente del volo AI171 è il primo fatale nella storia del Boeing 787 Dreamliner, un modello noto per la sua efficienza e sicurezza.

La tragedia ha riacceso le preoccupazioni sulla sicurezza aerea e sulle procedure di decollo.

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