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Felice Maniero, aggressione in cella per il volume della TV

16:00-20/07/25 Nuovi guai giudiziari per Felice Maniero, ex boss della Mala del Brenta noto come “Faccia d’Angelo”. Giovedì scorso si è aperto un nuovo procedimento a suo carico presso il Tribunale di Firenze, dove è accusato di aver aggredito un compagno di cella nel carcere di Sollicciano, episodio risalente al luglio 2020.

🔊 Il motivo dell’aggressione

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la lite sarebbe scoppiata per futili motivi legati alla convivenza carceraria. Il compagno di cella, un detenuto pugliese collaboratore di giustizia, avrebbe tenuto il volume della televisione troppo alto e russato pesantemente di notte, esasperando Maniero. Quest’ultimo, noto per il suo carattere impulsivo, avrebbe reagito colpendolo con il telecomando della TV, “stampandoglielo in fronte”.

🤕 Le conseguenze

L’aggressione ha causato alla vittima:

  • Frattura del setto nasale
  • Ecchimosi multiple, giudicate guaribili in circa dieci giorni

Durante l’udienza, Maniero ha ammesso l’episodio con tono provocatorio, dichiarando: “Teneva sempre il volume troppo alto e io gli ho dato una mano ad abbassarlo”.

⚖️ Il contesto penale

All’epoca dei fatti, Maniero stava scontando una condanna a 4 anni per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna Marta Bisello. Per motivi di sicurezza legati al suo passato da collaboratore di giustizia, ha partecipato all’udienza in teleconferenza da un sito protetto.

🧠 Un personaggio controverso

Felice Maniero, oggi 70enne, è stato a capo della Mala del Brenta, organizzazione criminale attiva nel Nord Italia tra gli anni ’80 e ’90. Dopo il suo pentimento e collaborazione con la giustizia, ha vissuto sotto falsa identità, ma negli ultimi anni è tornato al centro di diversi procedimenti penali, tra cui nuove accuse di violenza domestica.

🔍 Conclusioni

L’episodio riaccende l’attenzione sulle tensioni all’interno delle carceri italiane, sulla gestione dei collaboratori di giustizia e sulle difficoltà di convivenza tra detenuti con profili molto diversi. Il processo proseguirà nelle prossime settimane, mentre Maniero continua a far parlare di sé, tra passato criminale e presente giudiziario.

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