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Due cittadini italiani detenuti nel centro migranti “Alligator Alcatraz” in attesa di espulsione

18:07-19/07/25 Miami-Dade County, 19 luglio 2025 La Farnesina ha confermato che due cittadini italiani, Gaetano Cateno Mirabella Costa (45 anni, nato a Taormina) e Fernando Eduardo Artese (63 anni, nato a Buenos Aires e con doppia cittadinanza italiana e argentina), sono attualmente detenuti presso il centro per migranti Alligator Alcatraz, una struttura carceraria situata nelle Everglades della Florida, nota per le sue condizioni estreme e il contesto ambientale ostile.



🧾 I profili dei detenuti

  • Mirabella Costa è stato arrestato il 3 gennaio 2025per:
    • Detenzione di sostanze stupefacenti senza prescrizione medica
    • Aggressione
    • Aggressione aggravata verso una persona over 65
      Dopo aver scontato sei mesi di reclusione nel carcere della Contea di Marion, è stato trasferito il 9 luglio ad Alligator Alcatraz per violazione delle norme migratorie, in attesa di espulsione.
  • Artese, residente a Las Palmas de Gran Canaria (Spagna), è stato arrestato a fine giugno per overstay del visto ESTA. Fermato durante un controllo stradale, è emerso che svolgeva attività lavorativa non autorizzata. È stato trasferito al centro il 3 luglio.



🐊 Alligator Alcatraz: una struttura controversa

Il centro, ufficialmente noto come Dade-Collier Transition and Training Center, è stato soprannominato “Alligator Alcatraz” per la sua posizione isolata tra paludi infestate da alligatori e pitoni, e per le condizioni di detenzione denunciate da attivisti e familiari. Secondo il Tampa Bay Times, alcuni detenuti lo definiscono un “campo di concentramento” dove si cerca l’umiliazione più che la detenzione.Il sito ospita fino a 1.000 migranti classificati come “criminali stranieri”, ed è stato descritto dal procuratore generale James Uthmeier come “un punto unico per attuare il programma di deportazione di massa del presidente Trump”.



🧭 Intervento delle autorità italiane

Il Consolato Generale d’Italia a Miami e l’Ambasciata a Washington DC seguono la vicenda con attenzione, mantenendo contatti con le famiglie e cercando di stabilire un dialogo con l’ICE-ERO, l’agenzia che gestisce la struttura. Sono in corso interlocuzioni per ottenere aggiornamenti sullo stato di salute dei detenuti e sulle tempistiche previste per il rimpatrio.


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