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Daniela Gaiani non si è suicidata, l'ha uccisa il marito per stare con l'amante

19:40-11/06/25  Le indagini sulla morte di Daniela Gaiani, trovata senza vita il 5 settembre 2021 nella sua casa di Castello d’Argile (Bologna), hanno portato al rinvio a giudizio del marito Leonardo Magri, accusato di omicidio aggravato.

Dinamica del caso

🔹 Inizialmente la morte di Daniela Gaiani era stata classificata come suicidio, ma le indagini hanno rivelato incongruenze nella scena del crimine.

🔹 La vittima è stata trovata impiccata alla spalliera del letto, ma secondo la Procura, la morte sarebbe avvenuta per strangolamento e non per asfissia meccanica.

🔹 Magri avrebbe inscenato il suicidio per coprire l’omicidio, motivato dal desiderio di vivere una relazione con un’altra donna.

Indagini e processo

🔹 Il GUP del Tribunale di Bologna, Salvatore Romito, ha disposto il rinvio a giudizio di Magri, che si è sempre dichiarato innocente.

🔹 Il processo inizierà il 24 settembre davanti alla Corte d’Assise presieduta dal giudice Fabio Cosentino.

🔹 La difesa sostiene ancora la tesi del suicidio, ma la Procura ha evidenziato contraddizioni nelle dichiarazioni di Magri e nelle prove raccolte.

Reazioni e conseguenze

🔹 I familiari della vittima hanno accolto con sollievo il rinvio a giudizio, definendolo un passo importante verso la giustizia.

🔹 Parte civile nel processo saranno la sorella e il fratello di Daniela, i genitori e l’Associazione La Caramella Buona Onlus, che si occupa di contrasto alla violenza sulle donne.Un caso che, dopo quattro anni, potrebbe finalmente portare alla verità sulla morte di Daniela Gaiani. 

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