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Caso Ramy, 2 anni e 8 mesi per resistenza all'amico Fares

19:20-26/06/25 Il Caso Ramy è una vicenda complessa e dolorosa che ha sollevato interrogativi su responsabilità, sicurezza e giustizia. Ecco un approfondimento completo su quanto accaduto e sulla recente condanna di Fares Bouzidi, amico della vittima.


🕯️ Chi era Ramy Elgaml

Ramy era un ragazzo egiziano di 19 anni, residente a Milano. La notte tra il 23 e il 24 novembre 2024, si trovava a bordo di uno scooter T-Max guidato dall’amico Fares Bouzidi, 22 anni, quando è rimasto ucciso in un incidente al termine di un inseguimento di circa 8 chilometri da parte dei carabinieri.


🚨 La dinamica dell’inseguimento

Secondo la ricostruzione della Procura:

  • Bouzidi non si è fermato all’alt dei carabinieri in zona viale Montegrappa.
  • Ha dato il via a una fuga ad alta velocità, attraversando incroci contromano e superando semafori rossi.
  • I carabinieri lo hanno inseguito con tre pattuglie.
  • Lo scooter si è schiantato contro un palo in via Ripamonti, e Ramy è morto sul colpo.
  • L’auto dei militari, che seguiva da vicino, avrebbe urtato il corpo del ragazzo dopo la caduta.

⚖️ La condanna di Fares Bouzidi

Il 26 giugno 2025, il GUP di Milano Fabrizio Filice ha condannato Bouzidi a:

  • 2 anni e 8 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale,
  • 2.000 euro di risarcimento a ciascuno dei sei carabinieri coinvolti per danni morali,
  • Confisca di 850 euro in contanti e di una catenina trovati nel suo borsello.

Il processo si è svolto con rito abbreviato, e la pena è stata quella richiesta dai PM Giancarla Serafini e Marco Cirigliano.


🔍 Altri filoni d’indagine

Bouzidi è anche indagato per omicidio stradale, insieme al carabiniere alla guida dell’auto che seguiva lo scooter. Le perizie sono contrastanti:

  • Secondo la Procura, non ci fu speronamento e l’inseguimento fu regolare.
  • Secondo la difesa, invece, ci fu un urto che causò la caduta.

Un altro filone riguarda presunte pressioni su testimoni e la cancellazione di un video che avrebbe potuto chiarire la dinamica.


🗣️ Le reazioni

La morte di Ramy ha suscitato forti proteste in diverse città, tra cui Milano, Roma e Bologna, con cortei e momenti di tensione. La famiglia chiede verità e giustizia, mentre l’opinione pubblica si divide tra chi condanna la fuga e chi solleva dubbi sull’operato delle forze dell’ordine.


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