14:33-18/07/25 CASORIA / SAN PRISCO - Una maxi frode fiscale da oltre 97 milioni di euro è stata scoperta nel Casertano grazie a un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli, su delega della Procura della Repubblica di Aversa. Al centro dell’indagine una società con sede a Casoria, attiva nel settore immobiliare e delle costruzioni edili, che avrebbe simulato investimenti nel Mezzogiorno e perdite fiscali per ottenere crediti d’imposta illeciti, coinvolgendo anche una seconda impresa con sede a San Prisco (CE).
Secondo quanto emerso dalle indagini del Gruppo di Frattamaggiore, la società aveva maturato:
Il meccanismo, previsto dal legislatore per sostenere le imprese italiane in difficoltà, è stato abusato: i beni strumentali acquistati non sono mai stati impiegati nel ciclo produttivo, e le perdite fiscali dichiarate non erano compatibili con l’enorme credito vantato.
La società aveva già utilizzato circa 420.000 euro dei crediti illeciti:
Entrambe le somme sono state sottoposte a sequestro preventivo d’urgenza, congelando i fondi presenti sui conti correnti delle due aziende coinvolte.
Il blitz delle Fiamme Gialle e il provvedimento della magistratura hanno impedito l’ulteriore utilizzo dei crediti falsi, evitando un danno milionario per l’Erario. L’operazione ha tutelato le risorse pubbliche destinate alle imprese regolari e ha riaffermato il principio di legalità fiscale in un contesto economico già provato dalle crisi recenti.
📍 La frode da 97 milioni di euro rappresenta uno dei casi più gravi di abuso delle agevolazioni fiscali legate alla pandemia. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e ramificazioni del sistema fraudolento.