09:00-28/06/25 Ecco un quadro più approfondito della vicenda che ha scosso San Cataldo, nel Nisseno:Le indagini, coordinate dalla Procura di Caltanissetta e condotte dai carabinieri della Tenenza di San Cataldo con il supporto del NAS e del NIL, hanno portato all’arresto di tre persone, l’amministratrice di una casa di riposo e due operatori.
Una è stata condotta in carcere, le altre due poste ai domiciliari.Le accuse sono gravissime: maltrattamenti, sequestro di persona ed esercizio abusivo della professione. Le prove raccolte tra cui intercettazioni ambientali e videoriprese mostrano ospiti immobilizzati ai letti con mezzi di contenimento, legati con nastro adesivo o cinghie alle sedie a rotelle, e sottoposti a vessazioni verbali e umiliazioni.
La struttura è stata sequestrata e affidata a un amministratore giudiziario.
Questo è il secondo caso simile in sei mesi nella stessa provincia, segno di un problema sistemico nella gestione di alcune strutture socio-assistenziali.
Un aspetto importante emerso dal Fatto Nisseno è la riflessione sul ruolo della società la casa di riposo dovrebbe essere un luogo di cura e dignità, ma quando diventa teatro di abusi, l’intera comunità ne esce ferita.
L’articolo sottolinea anche la necessità di distinguere tra indignazione civile e giustizialismo mediatico, ricordando che solo un processo regolare può stabilire le responsabilità.S