16:20-Arignano (TO), 28 giugno 2025 – Una curva, una moto, un attimo. È bastato questo per spezzare la vita di Marco Torta, 24 anni, originario di Chieri, in un tragico incidente avvenuto lungo la strada provinciale 121, al confine con Riva presso Chieri. Era sabato sera, e il sole era appena calato quando Marco ha perso il controllo della sua Ducati, finendo fuori strada. Nessun altro veicolo coinvolto, solo lui e l’asfalto.
Marco amava le moto. Era la sua libertà, il suo modo di respirare il mondo. Chi lo conosceva lo descrive come un ragazzo riservato ma solare, sempre pronto a dare una mano, con una parola gentile per tutti. Viveva a pochi chilometri dal luogo dell’incidente, in una zona che conosceva bene. Eppure, proprio lì, il destino ha deciso di fermarsi.
I primi ad arrivare sono stati i volontari della Croce Rossa, seguiti dall’elisoccorso del 118. Marco è stato trasportato d’urgenza al CTO di Torino, ma le sue condizioni erano già disperate: trauma cranico, trauma toracico, arresto cardiaco. I medici hanno fatto il possibile, ma il suo cuore ha smesso di battere poco dopo il ricovero.
A Chieri, la notizia si è diffusa come un’onda di silenzio e incredulità. Marco era molto conosciuto, e la sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo tra amici, familiari e colleghi. È il quinto motociclista a perdere la vita nel mese di giugno nella provincia di Torino, un dato che fa riflettere e che accende i riflettori sulla sicurezza stradale.
“Non era solo un ragazzo in moto. Era un figlio, un amico, un’anima gentile. E ora ci manca”
— Un amico di famiglia
Marco non sarà ricordato solo per come è morto, ma per come ha vissuto: con passione, discrezione e autenticità. A lui dedichiamo un pensiero, un silenzio, una preghiera. Perché ogni curva racconta una storia, e quella di Marco resterà impressa nel cuore di chi lo ha amato.