GRADO (GO) 17:59-8 luglio 25 – Una scena surreale e potenzialmente tragica si è consumata nel pomeriggio del 7 luglio 2025 al largo della costa friulana. Un catamarano da diporto, avvistato mentre navigava in cerchio a motore e senza alcun controllo visibile, ha fatto scattare l’allarme tra i diportisti presenti in zona. L’intervento tempestivo della Guardia Costiera di Grado ha evitato il peggio, ma ha portato alla luce una condotta gravissima: il comandante dell’imbarcazione, unico a bordo, è stato trovato addormentato e in stato di ebbrezza.
L’allerta è partita da un’altra unità da diporto che, intorno alle 17:00, ha contattato la Sala Operativa del 10° Centro Secondario di Soccorso Marittimo di Trieste, segnalando un’imbarcazione che procedeva in modo anomalo a circa cinque miglia dalla costa di Grado. Il catamarano, privo di conduzione apparente, descriveva ampie rotazioni a motore, creando un serio pericolo per la navigazione e per eventuali bagnanti.La Capitaneria di Porto di Grado ha immediatamente inviato sul posto due mezzi: la Motovedetta SAR CP 846 e il battello litoraneo GC B 174. Dopo circa venti minuti di navigazione, le unità sono riuscite ad affiancare il catamarano ancora in movimento e a salire a bordo.
Una volta a bordo, gli operatori hanno trovato il comandante profondamente addormentato, disteso all’interno della cabina. L’uomo, di nazionalità italiana, non si era accorto né della deriva dell’imbarcazione né dell’arrivo dei soccorritori. Sottoposto a test alcolemico, è risultato positivo oltre i limiti consentiti dalla legge.
A seguito degli accertamenti, sono scattate le misure previste:
La Guardia Costiera ha sottolineato che la situazione avrebbe potuto degenerare in una collisione con altre imbarcazioni o in un incidente con bagnanti, data la vicinanza alla costa e la velocità sostenuta del natante.
In una nota ufficiale, la Guardia Costiera ha ribadito l’importanza di comportamenti responsabili in mare, ricordando che:
“Chi conduce un’imbarcazione ha la responsabilità non solo della propria sicurezza, ma anche di quella altrui. L’uso di alcol è incompatibile con la conduzione di unità da diporto.”
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nautica e sulla necessità di controlli più stringenti, soprattutto nei mesi estivi, quando il traffico marittimo aumenta esponenzialmente.
Secondo fonti investigative, il catamarano avrebbe potuto continuare a navigare in cerchio per ore, rappresentando un pericolo crescente. Solo la prontezza dei soccorsi ha evitato che l’incidente si trasformasse in tragedia.