CAROVIGNO (BR) – Si è conclusa nel modo più drammatico la scomparsa di Mariia Buhaiova, 18 anni, studentessa ucraina giunta in Italia per uno stage formativo nell’ambito di un progetto europeo. Il suo corpo è stato ritrovato l’8 luglio, impiccato in una zona di campagna a circa un chilometro dal villaggio turistico Meditur di Carovigno, dove alloggiava e lavorava da pochi giorni.
Mariia era arrivata in Puglia da poco, nell’ambito di un programma Erasmus promosso dalla Bratislava University, dove era iscritta. Il suo stage si svolgeva presso il villaggio Meditur, una struttura ricettiva sul litorale adriatico, dove la giovane collaborava con altri studenti europei.Secondo quanto ricostruito, venerdì 4 luglio, nel pomeriggio, Mariia si è allontanata a piedi dal villaggio. Le telecamere di sorveglianza l’hanno ripresa mentre usciva da sola. Da quel momento, di lei non si sono avute più notizie.
Le ricerche: un dispiegamento imponente
La scomparsa è stata segnalata immediatamente dalla direzione del villaggio. La Prefettura di Brindisi ha attivato il piano di ricerca per persone scomparse, coinvolgendo:
Le ricerche si sono concentrate nella zona costiera e nella riserva naturale di Torre Guaceto, fino al tragico ritrovamento.
Il corpo di Mariia è stato scoperto l’8 luglio, nascosto tra la vegetazione, lungo la complanare della Statale 379, a circa un chilometro dal villaggio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. L’ipotesi prevalente è quella di un gesto volontario, ma saranno gli accertamenti autoptici a chiarire le cause del decesso.
Nella stanza della ragazza sono stati trovati:
Secondo testimonianze raccolte da colleghi e compagni di stanza, Mariia era una ragazza riservata, che parlava poco della propria vita privata. Alcuni amici hanno riferito che era turbata da notizie ricevute nei giorni precedenti, forse legate alla famiglia o a difficoltà personali. Il suo stage era quasi concluso: sarebbe terminato domenica 6 luglio.
La notizia ha colpito profondamente la comunità locale e il personale del villaggio, che aveva partecipato attivamente alle ricerche. Il sindaco di Carovigno, Massimo Lanzilotti, ha espresso il proprio cordoglio e ha ringraziato i cittadini per la solidarietà dimostrata.I genitori di Mariia, residenti in Ucraina, sono stati informati tramite i canali diplomatici. L’ambasciata ucraina in Italia ha avviato le procedure per il rimpatrio della salma.
La Procura di Brindisi ha aperto un fascicolo per accertare le cause della morte. Al momento non risultano segni di violenza o coinvolgimenti terzi, ma gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi fino all’esito dell’autopsia.