BOLOGNA — Evasione dopo la laurea: Andrea Cavallari svanisce nel nulla, si indaga sui complici. Intanto Andrea ''guadagna'' un'altro giorno.
12:39-09/07/25 BOLOGNA — Una fuga pianificata nei minimi dettagli, orchestrata nel giorno della laurea. È quanto emerge dalle indagini sull’evasione di Andrea Cavallari, 26 anni, condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi per la strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo, in cui persero la vita sei persone. Il giovane, detenuto presso il carcere della Dozza, ha approfittato di un permesso di necessità per discutere la tesi in Giurisprudenza all’Università di Bologna, ma non ha fatto ritorno in carcere come previsto.
La mattina del 3 luglio 2025, Cavallari ha discusso la tesi in via Zamboni, accompagnato dai familiari. Dopo il pranzo in un ristorante del centro, ha salutato dicendo di voler incontrare la fidanzata. Alle 15:30, ha girato l’angolo e si è volatilizzato. Il rientro era previsto entro le 18:00, ma non si è mai presentato.
Inizialmente ritenuta coinvolta, la fidanzata 25enne è stata rintracciata nel Modenese, dove lavora regolarmente. Non avrebbe contatti con Cavallari da oltre due anni ed è considerata estranea alla vicenda.
La notte dell’8 dicembre 2018, Cavallari e altri membri della cosiddetta “banda dello spray” spruzzarono spray urticante nella discoteca Lanterna Azzurra, provocando il panico. Nel caos, sei persone morirono schiacciate: cinque adolescenti e una madre di famiglia.
📌 La fuga di Cavallari rappresenta un duro colpo alla fiducia nel sistema penitenziario e riaccende il dibattito sulla gestione dei permessi per detenuti condannati per reati gravi. Le ricerche proseguono senza sosta, mentre le famiglie delle vittime attendono giustizia e risposte.