15:10-24 Luglio 2025 Un caso che ha scosso Bologna, il 2 giugno 2025, due coinquilini, Luca Monaldi, 54 anni, e Luca Gombi, 50 anni,sono stati ritrovati senza vita nell’appartamento di piazza dell’Unità. Le indagini si sono concentrate sul terzo inquilino, Gennaro Maffia, estradato dalla Spagna e ora detenuto a Rebibbia. Ecco gli ultimi riscontri investigativi, in costante evoluzione.
Rientro e interrogatorio del sospettato
Dopo l’arresto a Barcellona, Maffia è stato trasferito in Italia:
- Atterraggio a Fiumicino e immissione nel carcere di Rebibbia in esecuzione del mandato di arresto europeo.
- Estradizione formalizzata, con espletamento delle procedure di consegna alle autorità italiane.
Il 48enne ha affrontato l’interrogatorio di garanzia in videoconferenza davanti al Gip Claudio Paris, scegliendo di avvalersi della facoltà di non rispondere. La difesa motiva la decisione con la necessità di un confronto in presenza e con difficoltà linguistiche in modalità remota.
Attività della Squadra Mobile di Bologna
L’inchiesta è condotta dalla Squadra Mobile sotto la direzione del pm Tommaso Pierini. Tra le principali linee di azione investigative:
- Acquisizione e analisi dei filmati di videosorveglianza della zona e dell’appartamento.
- Raccolta di testimonianze da vicini, amici e conoscenti per ricostruire gli ultimi movimenti e rapporti tra i coinquilini.
- Ispezioni della polizia scientifica sulla scena del crimine, con rilievi di tracce ematiche e materiale organico per confermare dinamica e orario del delitto.
Contesto e motivazioni
Dalle prime ricostruzioni emerge una convivenza sempre più tesa:
- Monaldi e Gombi avevano proposto la vendita dell’immobile, offrendo a Maffia una buonuscita di 20mila euro per liberare la stanza.
- Tensioni personali ed economiche, mai formalmente denunciate, avrebbero esacerbato i rapporti nelle settimane precedenti il delitto.
Gli inquirenti mantengono aperte diverse ipotesi di movente, sia di natura personale sia legata a questioni patrimoniali.
Prossime fasi processuali
Le attività investigative e di coordinamento procedurale prevedono:
- Ottenimento dell’ok dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per il trasferimento di Maffia a Bologna, indispensabile per nuovi interrogatori in presenza.
- Valutazione di un ricorso al Tribunale del Riesame da parte della difesa, con l’obiettivo di alleggerire la misura cautelare.
- Conclusione delle analisi della polizia scientifica e audizione di ulteriori testimoni, per colmare gap temporali e consolidare la scena del crimine.
Con ogni nuova testimonianza e riscontro tecnico-scientifico, l’inchiesta fa passi avanti. Le autorità di Bologna restano in massima allerta per chiudere il cerchio sulle dinamiche che hanno portato alla tragica morte di Monaldi e Gombi.