18:00 21/07/25 La notte tra il 18 e il 19 luglio 2025, il dj napoletano Michele Noschese, 35 anni, noto come Godzi, è morto nella sua abitazione a Santa Eulalia, Ibiza, durante un intervento della Guardia Civil. Le circostanze del decesso sono al centro di un’inchiesta per omicidio volontario, aperta dalla magistratura spagnola su richiesta della famiglia.
L’autopsia è stata eseguita, ma i risultati non sono ancora stati resi pubblici. Le testimonianze raccolte dagli amici presenti alla festa parlano di percosse ingiustificate e di un intervento “energico” da parte della polizia. Alcuni testimoni riferiscono che Michele sarebbe stato colpito al volto e all’occipite, lesioni compatibili con emorragia cerebrale.
Il caso è seguito dal consolato italiano a Barcellona, dall’ambasciata a Madrid e dalla Farnesina. L’eurodeputato Fulvio Martusciello ha chiesto “verità e giustizia” per Michele. Anche il Comune di Napoli ha espresso vicinanza alla famiglia e ha chiesto di monitorare l’evoluzione dell’inchiesta.
La morte di Michele Noschese è diventata un caso internazionale, simbolo delle tensioni tra diritti civili, uso della forza e trasparenza istituzionale. In attesa dei risultati dell’autopsia e delle indagini giudiziarie, resta una domanda aperta: come può morire un giovane artista in casa propria, durante una festa, senza che nessuno sappia davvero cosa sia successo?