18:30-05/06/25 L'Alzheimer si manifesta decenni prima dei sintomi, il ricercatore Usa: «Ecco 4 campanelli d'allarme a cui fare attenzione»
Secondo il neurologo e psichiatra statunitense Daniel Amen, il morbo di Alzheimer può iniziare a svilupparsi decenni prima della comparsa dei sintomi clinici evidenti. Amen ha identificato quattro campanelli d’allarme che potrebbero segnalare l’insorgenza precoce della malattia.
I 4 segnali precoci dell'Alzheimer
- Peggioramento della memoria: Un declino progressivo della memoria negli ultimi 10 anni potrebbe essere un indicatore precoce. Secondo Amen, l’80% delle persone che sperimentano un deterioramento significativo della memoria vedrà un ulteriore peggioramento.
- Impulsività e scarsa capacità di giudizio: La riduzione dell’attività nei lobi frontali del cervello può portare a scelte avventate e difficoltà nel controllo delle reazioni.
- Difficoltà di concentrazione: Una soglia di attenzione più bassa e una crescente difficoltà a rimanere focalizzati su attività quotidiane possono essere segnali di un declino cognitivo precoce.
- Cambiamenti dell’umore e depressione: La depressione può raddoppiare il rischio di sviluppare l’Alzheimer nelle donne e quadruplicarlo negli uomini. Condizioni come obesità, insonnia cronica e apnee notturne possono contribuire alla degenerazione neuronale.
Importanza della diagnosi precoce
Amen sottolinea che diagnosticare in tempo la malattia è fondamentale per rallentarne la progressione. Attualmente, non esiste una cura definitiva per l’Alzheimer, ma riconoscere questi segnali può aiutare a intervenire con strategie preventive, come una dieta sana, esercizio fisico e stimolazione cognitiva.
I farmaci della memoria (aiutano)
Farmaci per migliorare la memoria: un'analisi approfondita
La memoria è una funzione cognitiva essenziale per la nostra vita quotidiana, e il suo declino può essere influenzato da diversi fattori, tra cui stress, invecchiamento, alimentazione e patologie neurologiche. Sebbene non esista un farmaco miracoloso per potenziare la memoria, alcuni farmaci e integratori possono contribuire a migliorare le capacità cognitive.
Farmaci per la memoria: cosa dice la scienza
Secondo gli esperti, i farmaci per la memoria vengono classificati come nootropi, ovvero sostanze che possono migliorare le funzioni cognitive. Tuttavia, la loro efficacia è ancora oggetto di dibattito scientifico.
1. Piracetam
- È uno dei farmaci nootropi più studiati.
- Agisce sui recettori AMPA, coinvolti nell'acquisizione delle informazioni.
- Viene utilizzato anche per trattare disturbi dell'apprendimento nei bambini.
2. Citicolina
- Favorisce la produzione di neurotrasmettitori essenziali per la memoria.
- Può migliorare la funzione cerebrale e la concentrazione.
3. Donepezil, Rivastigmina e Galantamina
- Sono farmaci utilizzati per il trattamento dell’Alzheimer.
- Possono avere effetti positivi sulla memoria anche in soggetti sani.
Integratori naturali e alimentazione
Oltre ai farmaci, esistono integratori e strategie alimentari che possono supportare la memoria.
1. Ginkgo Biloba
- Spesso consigliato per migliorare la circolazione cerebrale.
- Gli studi non confermano un effetto significativo sulla memoria.
2. Omega-3
- Presente nel pesce, aiuta la funzione cognitiva e la protezione neuronale.
3. Vitamine del gruppo B
- Essenziali per il mantenimento delle capacità cognitive.
- La loro carenza può portare a disturbi neurologici.
4. Dieta mediterranea
- Ricca di frutta, verdura e pesce, è considerata una delle migliori strategie per mantenere il cervello sano.
Conclusioni
Secondo gli esperti, la memoria può essere migliorata non solo con farmaci e integratori, ma anche con esercizi cognitivi, attività fisica e una corretta gestione dello stress. È fondamentale consultare un medico prima di assumere qualsiasi farmaco o integratore per la memoria.