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Maradona fu sedato per oltre 24 ore e circondato da estranei in rianimazione

Il processo sulla morte di Diego Armando Maradona continua a rivelare dettagli inquietanti. Il dottor Fernando Villarejo, primario della terapia intensiva della Clinica Olivos di Buenos Aires, ha testimoniato davanti alla terza sezione penale del tribunale di San Isidro, dove sette tra medici e infermieri sono accusati di omicidio con dolo eventuale, un reato che in Argentina può portare a 25 anni di carcere.Villarejo ha dichiarato che l'intervento chirurgico cui fu sottoposto Maradona il 3 novembre 2020 per un ematoma subdurale non era necessario e che non furono effettuati esami preliminari prima dell'operazione. Inoltre, ha denunciato che il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov, responsabili della gestione clinica del campione, impedirono l'accesso ai medici inviati dalle figlie di Maradona, tra cui lo psichiatra Mario Schiter, per valutare un possibile trasferimento in una clinica di riabilitazione.Villarejo ha anche rivelato che Maradona fu sedato per oltre 24 ore, con l'intento di prepararlo a un percorso di disintossicazione, ma ha sottolineato i gravi rischi di tale procedura, tra cui infezioni e complicazioni respiratorie. Inoltre, ha descritto un clima caotico nella sala di rianimazione, dove si arrivò a contare fino a nove persone estranee presenti contemporaneamente, con il rischio che chiunque potesse introdurre farmaci o cibo non autorizzato.Infine, il medico ha affermato che le dimissioni di Maradona furono decise contro il parere della clinica, che avrebbe preferito un ricovero in una struttura specializzata. La psichiatra Cosachov scrisse che la decisione fu presa dai familiari, ma secondo Villarejo non vi fu un vero consenso clinico.Il processo continua a far emergere dettagli che potrebbero cambiare la percezione degli ultimi giorni di Maradona.

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