Tribunale di Sorveglianza di Roma: una crisi che mette a rischio i diritti dei detenuti
15:32-15/06/25 Il Tribunale di Sorveglianza di Roma sta affrontando una crisi senza precedenti, con gravi carenze di personale e risorse finanziarie che stanno compromettendo l’efficienza del sistema giudiziario e i diritti dei detenuti.
Le cause della crisi
- Mancanza di personale: Attualmente mancano 22 unità amministrative su 77 previste, con solo 2 cancellieri su 14 e 3 direttori amministrativi su 6 in servizio.
- Sovraccarico di lavoro: Il tribunale deve gestire un numero elevato di pratiche, tra cui richieste di liberazione anticipata, detenzione domiciliare e affidamento in prova, ma la carenza di personale sta causando ritardi significativi.
- Sovraffollamento carcerario: I detenuti che avrebbero diritto a misure alternative rimangono in carcere per l’impossibilità di gestire le loro pratiche in tempi ragionevoli.
- Risorse finanziarie insufficienti: La mancanza di fondi impedisce l’adozione di strumenti tecnologici che potrebbero velocizzare le procedure.
Le conseguenze per i detenuti
- Ritardi nelle decisioni: I detenuti che potrebbero beneficiare di misure alternative rimangono in carcere più a lungo del necessario, con gravi ripercussioni sulla loro riabilitazione.
- Limitazione del diritto di difesa: Gli avvocati sono costretti a ridurre al minimo i loro interventi durante le udienze, compromettendo la qualità della difesa legale.
- Condizioni di detenzione critiche: Il sovraffollamento e la lentezza burocratica aggravano le condizioni di vita nelle carceri, aumentando il rischio di tensioni e violenze.
Le proteste e le richieste di intervento
- Astensione degli avvocati: La Camera Penale di Roma ha deliberato tre giorni di astensione per protestare contro l’inefficienza del sistema.
- Richiesta di intervento al Ministro della Giustizia: Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma ha sollecitato un intervento urgente da parte del Ministro Carlo Nordio, chiedendo misure per risolvere questa emergenza.
- Proposte di riforma: Si propone di ridistribuire le competenze del Tribunale di Sorveglianza di Roma per alleggerire il carico di lavoro e migliorare l’efficienza.
Possibili soluzioni
- Assunzione di nuovo personale per colmare le carenze amministrative.
- Investimenti in tecnologia per velocizzare le procedure.
- Riorganizzazione delle competenze per distribuire il carico di lavoro su più tribunali.
La situazione è definita drammatica dagli esperti del settore, e si attendono risposte istituzionali per evitare ulteriori disagi.