13:37-06/06/25 Le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, potrebbero subire una svolta significativa grazie alla testimonianza di un ex vigile del fuoco, amico della madre di Andrea Sempio, attualmente indagato. La sua versione dei fatti contraddice l’alibi fornito dalla famiglia Sempio e potrebbe avere un impatto decisivo sulle indagini.
La testimonianza dell’ex vigile del fuoco potrebbe ribaltare l’alibi di Andrea Sempio e aprire nuove piste investigative. Gli inquirenti stanno valutando la possibilità di nuove perizie e di un ulteriore approfondimento sui tabulati telefonici.
Il caso Garlasco continua a far discutere, con la famiglia di Chiara Poggi che chiede un prelievo del DNA a tappeto per evitare che l’indagine si trascini per altri anni. Il genetista forense Marzio Capra, consulente della famiglia, ha proposto di estendere il prelievo del DNA anche ai tecnici che hanno esaminato i reperti nel corso degli anni, per escludere eventuali contaminazioni.
L’incidente probatorio sarà un momento cruciale per il caso, e la famiglia Poggi spera che questa nuova fase possa finalmente portare a risposte definitive.
⚠️Domande dai lettori più in basso
Nuove indagini sul delitto di Garlasco stanno portando alla luce dettagli inediti. Gli inquirenti stanno valutando la riesumazione della salma di Michele Bertani, amico di Andrea Sempio, morto suicida nel 2016. Prima di togliersi la vita, Bertani avrebbe pronunciato la frase inquietante: "La verità non emergerà mai".
Secondo alcune testimonianze, Bertani frequentava il Santuario della Bozzola. Questo luogo di culto era già stato al centro di indagini passate, legate a presunti scandali sessuali e festini a luci rosse. Inoltre, si ipotizza che Chiara Poggi, la vittima dell'omicidio di Garlasco, avesse scoperto qualcosa di compromettente riguardo al santuario, salvando documenti su una pennetta USB poco prima della sua morte.
Gli investigatori stanno analizzando la possibilità che il delitto di Chiara Poggi non sia stato opera di una sola persona, ma di un gruppo. Inoltre, si sta valutando se riesumare il corpo di Bertani per effettuare test del DNA, confrontandoli con i reperti raccolti all'epoca dell'omicidio.Un caso che continua a riservare colpi di scena.
DOMANDE DAI LETTORI DI ILCOSTOUMANO.COM
D: Cosa succede, cosa fanno dentro al Santuario della Bozzola?
R:Il Santuario Madonna della Bozzola, situato a Garlasco, è un luogo di culto mariano con una lunga storia di pellegrinaggi e devozione. Fondato nel XV secolo, il santuario è noto per essere un punto di riferimento spirituale nella Diocesi di Vigevano, offrendo celebrazioni religiose, incontri di preghiera e attività di volontariato.
Il santuario svolge diverse funzioni religiose e sociali:
Negli ultimi giorni, la Diocesi di Vigevano ha ribadito la volontà di salvaguardare le attività spirituali del santuario, in risposta alle speculazioni legate alle indagini sul delitto di Garlasco. Il santuario era già stato coinvolto in un'inchiesta nel 2014, quando l'ex rettore don Gregorio Vitali fu vittima di un ricatto a sfondo sessuale orchestrato da due cittadini romeni.Secondo alcune testimonianze, il santuario sarebbe stato al centro di voci su presunti abusi e festini segreti, ma la Diocesi ha respinto fermamente queste illazioni, sottolineando che il luogo di culto deve essere rispettato per la sua funzione religiosa.
Si, alcuni legali coinvolti nel caso di Chiara Poggi hanno ipotizzato che la giovane possa aver scoperto informazioni compromettenti legate al santuario, e che questo possa aver avuto un ruolo nella sua morte. Tuttavia, non esistono prove concrete che colleghino il santuario direttamente al delitto. Un luogo di culto che continua a essere al centro di speculazioni e indagini ed alcune analogie del caso Orlandi.
D: Potrebbe essere che Chiara percepiva un guadagno extra andando a svolgere faccende, piccoli lavori al santuario della bozza?
R: Non ci sono informazioni certe che confermino che Chiara Poggi percepisse un compenso per attività svolte presso il Santuario della Madonna della Bozzola. Tuttavia, è noto che la giovane aveva effettuato ricerche online sul santuario nei giorni precedenti al suo omicidio e che conservava alcuni documenti su una pen drive, senza un apparente motivo di studio o lavoro.Alcune ipotesi investigative suggeriscono che Chiara potesse aver scoperto qualcosa di compromettente legato al santuario, che negli anni è stato al centro di scandali sessuali e ricatti. Secondo alcune testimonianze, la ragazza avrebbe avuto intenzione di parlare, e questo potrebbe aver avuto un ruolo nella sua morte.
D: Orlandi 2, SE RIFLETTIAMO VI SONO ANALOGIE SIMILI BISOGNEREBBE APPROFONDIRE DAI TEMPI DEL DELITTO FINO AI GIORNI NOSTRI.
R:
Il Caso Garlasco e la scomparsa di Emanuela Orlandi sono due misteri della cronaca italiana che, secondo alcune teorie, potrebbero avere punti in comune. Sebbene siano avvenuti in contesti diversi, entrambi i casi sono caratterizzati da elementi di possibile insabbiamento, ambienti religiosi coinvolti e dubbi sulla versione ufficiale.
Secondo alcune ipotesi investigative, Chiara Poggi potrebbe aver scoperto un segreto indicibile legato a rituali e pratiche oscure nella periferia di Garlasco. L'avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, ha suggerito che la giovane fosse venuta a conoscenza di riti esorcistici e casi di pedofilia legati a un luogo di culto, e che questa scoperta possa aver avuto un ruolo nella sua morte.Lovati ha anche paragonato il caso di Chiara Poggi a quello di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa nel 1983, ipotizzando che entrambe siano state vittime di un sistema di protezione volto a nascondere verità scomode. Tuttavia, ha precisato che si tratta solo di una teoria, senza prove concrete.
Nonostante le somiglianze ipotizzate, ci sono differenze sostanziali:
Recentemente, gli inquirenti hanno riaperto il caso di Garlasco, valutando la possibilità di riesumare la salma di Michele Bertani, amico di Andrea Sempio, morto suicida nel 2016. Prima di togliersi la vita, Bertani avrebbe pronunciato la frase inquietante: "La verità non emergerà mai". Inoltre, si sta analizzando se il Santuario della Bozzola, frequentato da Bertani, possa avere un ruolo nella vicenda.Il caso di Emanuela Orlandi, invece, continua a essere oggetto di indagini, con nuove rivelazioni su possibili documenti segreti custoditi dal Vaticano.Entrambi i casi restano avvolti nel mistero, con nuove piste che emergono anche a distanza di anni.
D: Sono stati ascoltati tutti sacerdoti, preti che gestivano il santuario dell'epoca?
R: Sì, le indagini sul Santuario della Madonna della Bozzola hanno portato alla luce diversi elementi controversi. Nel 2014, l'allora rettore del santuario, don Gregorio Vitali, fu coinvolto in un caso di ricatto a sfondo sessuale, orchestrato da due cittadini romeni che minacciavano di diffondere filmati compromettenti.Secondo alcune testimonianze, Chiara Poggi avrebbe scoperto dettagli su questo presunto giro di festini e abusi, e avrebbe manifestato l'intenzione di denunciarlo. Questo ha portato gli inquirenti a riesaminare gli atti dell'inchiesta del 2014, per verificare eventuali collegamenti con il suo omicidio.Non è chiaro se tutti i sacerdoti dell'epoca siano stati formalmente interrogati, ma la Procura di Pavia ha acquisito documenti relativi al ricatto subito da don Vitali, che potrebbe essere un tassello importante nella ricostruzione della vicenda.
19:17-04/06/25 Upgrade
Le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, continuano a rivelare nuovi dettagli. Ecco le ultime novità:
10:30-04/06/25 Upgrade
Secondo un recente servizio de Le Iene, emergono nuove testimonianze sul caso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Un testimone, oggi deceduto, avrebbe raccontato che la giovane aveva una relazione segreta con un uomo adulto del paese, diverso da Alberto Stasi, il suo ex fidanzato condannato per l’omicidio.
Nel servizio, firmato da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, viene riportata una dichiarazione di un uomo del posto che avrebbe confidato ad alcune persone di essere a conoscenza di una relazione consenziente tra Chiara Poggi e un uomo adulto di Garlasco. Il nome del presunto amante è stato omesso nel servizio per motivi di privacy e verifiche investigative.
La famiglia Poggi ha respinto con forza queste ricostruzioni, definendole “da romanzo” e parte di una campagna diffamatoria contro la memoria di Chiara. Gli avvocati dei Poggi hanno dichiarato che queste insinuazioni si basano su dichiarazioni ritenute false già all’epoca.
Nel frattempo, la Procura di Pavia sta approfondendo la posizione di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, indagato per omicidio in concorso. Il caso continua a suscitare grande attenzione mediatica e giudiziaria, con nuove piste che potrebbero portare a ulteriori sviluppi.
Ci sono aggiornamenti sul caso Garlasco. Questa sera, nella puntata di Chi l'ha visto?, verranno presentate nuove informazioni riguardanti l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. La Procura di Pavia ha riaperto il fascicolo e sta indagando su nuove piste, tra cui il coinvolgimento di Andrea Sempio, dopo che una vecchia impronta è stata attribuita con certezza al suo profilo genetico. Inoltre, gli inquirenti hanno acquisito gli atti di un processo legato allo scandalo del Santuario della Bozzola, dove due uomini sono stati condannati per estorsione.Un altro elemento interessante riguarda una presunta relazione segreta tra Chiara Poggi e un uomo del paese, diversa da Alberto Stasi, il suo ex fidanzato condannato per l’omicidio. Questa testimonianza potrebbe aprire nuove piste investigative.Inoltre, il 17 giugno è previsto un incidente probatorio per analizzare tracce di DNA e impronte rilevate sulla scena del crimine. Gli esperti della Polizia Scientifica stanno lavorando per verificare la compatibilità di queste tracce con i sospettati.
13:00-03/06/25 Upgrade
Ecco gli ultimi sviluppi sul caso di Chiara Poggi:
Il caso continua a essere oggetto di indagini e nuove piste potrebbero emergere.
15:00-02/06/25 Upgrade Il caso dell'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua a far discutere con nuovi sviluppi. Gli inquirenti stanno riesaminando le prove e hanno individuato nuovi indizi che potrebbero cambiare la ricostruzione del delitto.
La Procura di Pavia ha ampliato la lista delle persone sottoposte a prelievo del DNA, includendo investigatori, il medico legale dell’epoca e le cugine della vittima. Inoltre, si sta riesaminando l’orario della morte di Chiara Poggi e i movimenti del killer nella villetta.
17:47 - 31/05/25 Upgrade
Aggiornamenti sul caso Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007.
📅 26 maggio 2025 – Il TG La7 ha mostrato per la prima volta il contenuto di una pendrive appartenente a Chiara Poggi. Dentro è stato trovato un file con articoli sulla pedofilia nella Chiesa, sollevando nuove ipotesi sulla possibile motivazione del delitto.
📅 28 maggio 2025 – Le indagini si stanno concentrando su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, il cui DNA sarebbe stato trovato sulle unghie della vittima. Gli investigatori stanno cercando di attribuire una nuova impronta a lui e analizzano un’altra impronta appartenente a un soggetto ancora ignoto.
📅 30 maggio 2025 – Secondo le ultime analisi, Sempio potrebbe aver lasciato un’impronta sulla parete delle scale della villetta di Garlasco, ma senza scendere i gradini. Questo potrebbe cambiare la ricostruzione della dinamica del delitto.
📅 31 maggio 2025 – È emersa una telefonata ignorata durante le indagini del 2007: una ragazza avrebbe chiamato dicendo “È morta… Andrea, aiutami”, prima di riattaccare. Gli investigatori stanno verificando se questo elemento possa essere rilevante per il caso.
📅Giugno 2025 (data da confermare) – La Procura di Pavia ha richiesto un incidente probatorio per analizzare i reperti rimasti e i campioni di DNA. Gli esperti stanno cercando di ricostruire la dinamica del delitto con nuove tecniche scientifiche.
Recentemente, il TG La7 ha mostrato per la prima volta il contenuto di una pendrive appartenente a Chiara Poggi, che contiene un file con articoli sulla pedofilia nella Chiesa. Questo elemento ha sollevato nuove ipotesi sulla possibile motivazione del delitto.
Le indagini si stanno concentrando su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, il cui DNA sarebbe stato trovato sulle unghie della vittima. Gli investigatori stanno cercando di attribuire una nuova impronta a lui e stanno analizzando un’altra impronta appartenente a un soggetto ancora ignoto.
Secondo le ultime analisi, Sempio potrebbe aver lasciato un’impronta sulla parete delle scale della villetta di Garlasco, senza però scendere i gradini. Questo dettaglio potrebbe cambiare la ricostruzione della dinamica del delitto.
È emersa una telefonata ignorata all’epoca delle indagini: una ragazza avrebbe chiamato dicendo “È morta… Andrea, aiutami”, prima di riattaccare. Questo elemento potrebbe essere rilevante per la nuova inchiesta.
La Procura di Pavia ha richiesto un incidente probatorio per analizzare i reperti rimasti e i campioni di DNA. Gli esperti stanno cercando di ricostruire la dinamica del delitto con nuove tecniche scientifiche.
17:30-30/05/25 Upgrade:
La Procura generale di Milano ha presentato ricorso in Cassazione per chiedere la revoca della semilibertà concessa ad Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere per l'omicidio di Chiara Poggi. Il motivo dell'impugnazione è legato alla mancata richiesta di autorizzazione per un'intervista rilasciata al programma televisivo Le Iene durante un permesso per un ricongiungimento familiare.
Secondo la Procura, la concessione della semilibertà implica il rispetto di determinate condizioni, tra cui la comunicazione preventiva di attività pubbliche come interviste. La mancata autorizzazione è stata considerata una violazione delle prescrizioni imposte dal Tribunale di Sorveglianza. Se la Cassazione accoglierà il ricorso, Stasi potrebbe perdere il beneficio della semilibertà e tornare a scontare la pena senza permessi.
La Cassazione dovrà ora valutare se il Tribunale di Sorveglianza abbia sottovalutato l'episodio dell'intervista non autorizzata. Se il ricorso verrà accolto, Stasi potrebbe tornare a scontare la pena senza permessi. Il caso continua a suscitare grande attenzione e dibattito nell'opinione pubblica.
Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, ha visto un lungo iter giudiziario che ha portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi a 16 anni di reclusione per l'omicidio di Chiara Poggi. Tuttavia, recenti sviluppi investigativi hanno riaperto il dibattito sulla responsabilità penale e sulla possibile implicazione di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
L'iter giudiziario ha attraversato diverse fasi:
Recentemente, la Procura di Pavia ha avviato un riesame del caso, focalizzandosi su:
La riapertura del caso solleva questioni di diritto processuale penale, tra cui:
Il caso Garlasco continua a rappresentare un nodo giuridico complesso, con implicazioni che vanno oltre la singola vicenda giudiziaria. La recente riapertura delle indagini potrebbe portare a nuove valutazioni probatorie, con possibili ripercussioni sulla condanna di Stasi e sull'eventuale coinvolgimento di altri soggetti.