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Focus attuale delle indagini sulla fuga di Andrea Cavallari, con attenzione al contesto investigativo e giudiziario

Andrea Cavallari, la fuga dopo la laurea: indagini in corso e caccia ai complici

17:00-08/07/25 BOLOGNA – A cinque giorni dalla scomparsa di Andrea Cavallari, il detenuto 26enne condannato per la strage di Corinaldo, le ricerche proseguono senza sosta. Dopo aver ottenuto un permesso per discutere la tesi di laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna, Cavallari non ha fatto ritorno al carcere della Dozza, facendo perdere le proprie tracce. La sua fuga ha aperto un doppio fronte investigativo: evasione e favoreggiamento.

🕵️‍♂️ Le indagini: chi cerca Cavallari

A coordinare le indagini è la Procura di Bologna, con il pubblico ministero Andrea De Feis. Il fascicolo per evasione è stato affiancato da un secondo procedimento per favoreggiamento personale, al momento contro ignoti. L’obiettivo è chiarire se Cavallari abbia ricevuto aiuti esterni per pianificare e realizzare la fuga.Le attività investigative sono affidate al Nucleo investigativo regionale della Polizia Penitenziaria per l’Emilia-Romagna e le Marche, in collaborazione con la Polizia di Stato e i Carabinieri. Le ricerche si concentrano nelle province di Bologna, Modena e Ferrara, ma non si esclude che il giovane possa aver già lasciato la regione.

📹 Videosorveglianza e celle telefoniche

Gli inquirenti stanno analizzando:

  • Le immagini delle telecamere di videosorveglianza del centro storico di Bologna, in particolare nei pressi del ristorante dove Cavallari ha pranzato con i familiari
  • I movimenti delle celle telefoniche agganciate dal suo cellulare e da quello della fidanzata, anch’essa irreperibile
  • I contatti recenti con amici, ex detenuti e conoscenti conosciuti durante la detenzione

Secondo fonti investigative, Cavallari potrebbe aver pianificato la fuga da tempo, sfruttando l’accesso a internet garantito dal percorso universitario per organizzare spostamenti e appoggi.

🧩 Il ruolo della fidanzata

Uno degli aspetti più oscuri riguarda la fidanzata del detenuto. Cavallari, dopo il pranzo con i familiari, ha detto di volerla incontrare prima di rientrare in carcere. Da quel momento, entrambi risultano introvabili. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire:

  • L’identità completa della ragazza
  • I suoi spostamenti nei giorni precedenti e successivi alla fuga
  • Eventuali complicità logistiche (mezzi, alloggi, contatti)

🗣️ L’appello del Garante

Nel frattempo, il Garante nazionale dei detenuti, tramite la componente Irma Conti, ha lanciato un appello pubblico:

“Andrea Cavallari si riconsegni alla giustizia. Dimostri che si è trattato di un gesto di debolezza e non del fallimento del suo percorso trattamentale”.

Conti ha anche ricordato che nel 2024, su oltre 35.000 permessi premio concessi, solo 29 si sono conclusi con un’evasione, sottolineando la rarità statistica di casi simili.

⚖️ Le implicazioni istituzionali

Il caso ha sollevato forti polemiche sulla gestione dei permessi premio:

  • Il permesso era stato concesso senza scorta, nonostante la condanna per omicidio preterintenzionale plurimo
  • Il Ministero della Giustizia ha chiesto una relazione urgente alla direzione del carcere della Dozza
  • Il sindacato della Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha denunciato l’esclusione degli agenti dalla valutazione del rischio

📍 Un caso simbolo

La fuga di Cavallari è diventata un caso simbolo del delicato equilibrio tra rieducazione e sicurezza pubblica. Da un lato, il diritto al reinserimento e allo studio; dall’altro, la necessità di tutelare la collettività e rispettare la memoria delle sei vittime di Corinaldo.



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